SICILY PARK. A Siracusa va in scena la SAGRA G7-Agricoltura+

SICILY PARK. Dal 21 al 29 settembre 2024 la città di Siracusa ospita il G7 Agricoltura e Pesca (con illustri ospiti, tra cui la FAO: il più fallimentare dei “baracconi” dell’ONU).

Accade in Sicily Park, a conclusione di una Estate marchiata a secco dalla replica dello Spettacolo della Sete, una “diretta in mondovisione” da catastrofi climatiche chè pare il Sahel: ci mancavano solo la recensione del “New York Times” e questo G7, inscenato nelle nebbie sciroccate di una Siccità che si fa Carestia idrica per responsabilità che non stanno in Cielo. Sorvoliamo sul “padrone di casa”, il ministro Lollobrigida, quello che “fortunatamente per questo anno la siccità colpisce solo la Sicilia”.

L’Opra dei Pupi –sul G-set di Sicily Park- inscena una Sagra dell’Ipocrisia greenwashing le cui parole-chiave son già un mantra: sostenibilità, ambiente, biodiversità, cibo sano…e bla bla bla. Nell’intervallo va in onda un maxi-spot di autoesaltazione mediatica del made-in-italy e stellate libagioni con tricolorate “eccellenze del territorio”. La Realtà vi è CapoVolta.

Senza nulla togliere alle resistenti Qualità dei Frutti della Terra e alle diverse Cucine regionali del Belpaese (il Mito della Cucina italiana è invenzione (geniale) recente: 50 anni!), a irridere le retoriche nazionaliste del “made in italy”, ci pare utile proporre un piccolo esempio pedagogico di TerraeLiberAzione (da decenni monitoriamo anche il comparto lattiero-caseario).

In breve: Lactalis, global player francese della GDO lattiero-casearia, controlla anche Parmalat, Locatelli, Invernizzi, Galbani, la secolare Cadermartori (Taleggio DOP) e, di recente, anche la Nuova Castelli, società di Reggio Emilia leader nella distribuzione dei formaggi Dop italiani e primo esportatore di Parmigiano nel Mondo. E dunque parla francese anche il siciliano “Latte Sole”, in illo tempore tricolorato da Parmalat. Ed è solo uno dei tanti “esempi”.

Quanto alle Bellezze storico-naturali dell’Isola del Tesoro ridotta a Colonia di saccheggio e di miserie… malgrado tutto, non hanno bisogno di alcun G7 né di spot natalizi nella Valle dei Templi “girati” in Agosto… E ancora chiamano l’antica Sikelìa… Magna Grecia: cosa che mai è stata!. E non è solo ignoranza: è un caso clinico: in scienze etnopsichiatriche.

Ma, in Sicily Park, l’Isola del Tesoro ridotta a Colonia di saccheggio (perfino di Sole e Vento!), al peggio non v’ha fine. L’Assemblea Regionale Siciliana, il 29 Luglio del 2021, ha approvato all’unanimità la Legge N. 21 sull’Agroecologia: Disposizioni in materia di agroecologia, di tutela della biodiversità e dei prodotti agricoli siciliani e di innovazione tecnologica in agricoltura. Norme in materia di concessioni demaniali marittime. (GU 3a Serie Speciale – Regioni n.10 del 12-03-2022).

Il percorso legislativo, che culminò nell’approvazione della suddetta e “profetica” Legge siciliana per l’AgroEcologia, prese avvio “dal basso”, nel 2019, attivato da un Coordinamento di movimenti e associazioni –tra cui “TerraeLiberAzione”. Sostenuto strada facendo da diversi parlamentari regionali si concluse il 29 Luglio 2021, con l’approvazione in Aula: all’unanimità!.

Il gruppo di Agroecologia e Agricoltura Biologica del Dipartimento Agricoltura del competente Assessorato della Regione, con la collaborazione del Coordinamento Agroecologia, ha redatto i decreti attuativi, che ancora, dopo oltre 3 anni, non sono, inspiegabilmente, emanati. Un danno catastrofico, di cui conosciamo Pupi e Pupari. (…)

Torniamo alla Sagra G7. Vi sono stati invitati anche 9 Paesi africani “presi di mira” dal cosiddetto Piano Mattei: uno spot tanto spettacolare quanto velleitario: gli Italiani ammuccano, gli Africani no.*

E detto terra-terra: al G7 dell’Occidente Collettivo non si deciderà nulla, perché è un’Opra dei Pupi. I Padroni del Cibo non prendono ordini da un minestrone di ministri, semmai li danno.

L’Energia-Cibo –più delle altre Energie- definisce un campo di battaglia decisivo per la Vita e per l’Avvenire dell’Umanità. Il Genio dell’imperialismo americano, Henry Kissinger, aveva le idee chiare: “Chi controlla l’Energia controlla interi Stati, chi controlla il Cibo controlla interi Popoli”.

Il Mercato del Cibo è un campo di battaglia globale, e lo è da secoli: a kmzero c’è solo la Fame. Non è un caso se il Cibo -come l’Energia- risultino sostanzialmente esclusi da Accordi commerciali globali perfino nella fase della “Globalizzazione Trionfante” seguita all’implosione dell’URSS (1989-1991).

Lo storico ufficiale della WTO, il prof. VanGrasstek della Harward University, è chiaro: né il GATT, né la World Trade Organization -che gli succede nel 1995- vi hanno mai prodotto “regole generali” che non fossero disattivate da una serie di “eccezioni” già in fase negoziale: l’Agricoltura in particolare configura un campo minato anche in tema di “consenso popolare”: ovunque.

Cibo ed Energia sono armi strategiche nella Guerra Totale weaponizzata: guerre monetarie e commerciali, scientifiche e tecnologiche, energetiche e industriali, “climatiche” e militari… Alimentari.

Il Ciclo del Cibo è il prodotto millenario di Guerre coloniali, non meno che del “Lavoro delle Api”, delle ibridazioni e selezioni di cultivar, delle innovazioni tecniche e dei modi di produzione, dei mutamenti climatici e delle migrazioni: umane e degli altri animali e vegetali. Tutto si muove: anche gli Alberi!.

Nell’Epoca dell’Imperialismo –che è un Tempo della Storia- un pugno di GLOBAL PLAYER controlla il ciclo mondiale del Cibo: a monte e a valle, dalle sementi ai fertilizzanti ai pesticidi. Alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO). Fino alle Malattie della malAlimentazione e alle sue “pillole miracolose”!. –

“La Scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell’Umanità”, sosteneva Nikola Tesla. Dell’Umanità e degli Altri Esseri Viventi, aggiungiamo da Antispecisti. E l’esistenza della specie umana non produce alcun beneficio alla Salute del Pianeta; la sua estinzione non produrrebbe alcun danno.

La Scienza è un “campo di battaglia”, il più strategico e decisivo. Che nell’Epoca dell’Imperialismo sia asservita al Kapitalismo Reale e al suo regime caotico e dissipativo, è cosa normale. E lo Spettacolo dominante nel ciclo del cibo non può che essere quello dei suoi Poteri dominanti. E la banalità del male si fa “senso comune”. E ipocrisia.

Un esempio: si tace sulla realtà ecocida e neocoloniale di quella soia “brasiliana”, che devasta l’Amazzonia+, ma che è “europea”!. L’83% della soia ai pesticidi per l’alimentazione di animali da macello “fabbricati” negli allevamenti intensivi UE, è importata dal Sudamerica (40% dal Brasile deforestato, prodotta su una superficie più vasta della Germania: senza la soia sudamericana gli allevamenti intensivi europei, veri e propri Lager, chiudono in 3 mesi: non che sia una tragedia!).

Ma in realtà, anche quella soia “brasiliana”, che devasta l’Amazzonia, è “europea”: le sementi e i pesticidi per coltivarla sono forniti da multinazionali europee (anche il micidiale paraquat) e reimportati in forma di soia per mangimi animali. E’ neocolonialismo 4.0: dall’UE si esternalizzano inquinamento e desertificazione nel ciclo dei mangimi: e questo giochino è una regola, non una eccezione: come i “certificati verdi” CO2 “scambiati” dai paesi ricchi con i paesi poveri: quote di libero inquinamento, nelle nebbie del greenwashing e nella strumentalizzazione dei “mutamenti climatici”.

Del tutto assenti, nello Spettacolo “contadino eroico” – tricolorato e “sovranista”- un milione di Lavoratori -diversamente colorati- ma anche un esercito di agronomi e di tecnici produttori. Fantasmi!.
Non se ne parlerà al G7: ovviamente.

Mario Di Mauro –fondatore della Comunità TerraeLiberAzione


*NOTA- A Siracusa –sconosciuto ai più- v’è un raro monumento di “era fascista” che esalta il colonialismo italiano in Africa: per quanto di ottima fattura, è una Vergogna più unica che rara, che gli invitati africani dovrebbero visitare. (Consigliamo, comunque, di coprirlo, cosiccome vengono ancora squallidamente “coperti” i crimini italiani in Africa: inclusa la peste bovina che devastò l’Antico Continente nel 1890 portata dai colonizzatori italiani: e si diffuse fino al Sudafrica. Quella peste bovina provocò anche lo sterminio quasi totale del bestiame d’allevamento, causando una Carestia che la ricerca storica africana definisce del tutto inedita nelle comunità pastorali dell’Africa subsahariana. – Gli effetti dell’epidemia “italiana” in Africa determinarono anche l’habitat ideale per la Malaria: la mosca tse-tse si prese la Vita di comunità millenarie. E la desertificazione dei territori flagellati fece il resto. Se può interessare, la “peste italiana”- giunta nel Sud dell’Africa- sterminò anche le mandrie del “suprematista bianco” Cecil Rhodes: la Peste non è razzista).


Per approfondire: leggi la rivista TerraeLiberAzione “I PADRONI del CIBO nella CONTESA GLOBALE” (fascicolo monografico) > sul sito. http://www.terraeliberazione.net/2024/04/27/i-padroni-del-cibo-nella-contesa-globale/