Terzo Comunicato della Comunità TerraeLiberAzione sulla “CRISI UCRAINA”.
SIAMO IN GUERRA. CHIARO?. Ma il NEMICO E’ A CASA NOSTRA!.

SIAMO IN GUERRA. CHIARO?. Contro noi stessi!.

L’abbiamo appena sentito dalla voce di STOLTENBERG, il capo della NATO. L’IMPERIALISMO ATLANTISTA HA DICHIARATO GUERRA AL RESTO DEL MONDO. E’ la sua Guerra dei Trentanni: ma ora ha gettato la sua maschera satanica!.

SIAMO IN GUERRA. CHIARO?. Ma il NEMICO E’ A CASA NOSTRA!. Tutto il resto è aria fritta.

Da SICILIANI COSCIENTI SAPPIAMO BENE CHE IL VERO NEMICO E’ GIA’ A CASA NOSTRA!- E NON ABBIAMO NEMICI “ESTERNI”!.Chiaro?.

La nostra “guerra” è contro la Fame, contro la Miseria, contro i fabbricanti di armi, contro lo sfruttamento e l’oppressione dell’Umanità e del Pianeta da parte dell’Imperialismo globalista a trazione “atlantista”. Chiaro?. E “Armageddon” non è solo una funesta profezia biblica. E non esistono “crimini di guerra”: la Guerra è un crimine. Sempre. Amen.

L’IMPERIALISMO ATLANTISTA HA DICHIARATO GUERRA AL RESTO DEL MONDO. E’ la sua Guerra dei Trentanni: ma ora ha gettato la sua maschera satanica!.
Quanto alle marcette pacifinte, non ci interessano.
E il NEMICO E’ A CASA NOSTRA!.

Da “Comiso 1982” urliamo: “SICILIA SMILITARIZZATA!. Il NEMICO E’ A CASA NOSTRA!”.
Quanto alle illusioni “europeiste”… la Storia non vi ha insegnato niente.Da SICILIANI COSCIENTI SAPPIAMO BENE CHE IL VERO NEMICO E’ GIA’ A CASA NOSTRA!- E NON ABBIAMO NEMICI “ESTERNI”!.
Buona fortuna!.

Quanto alle navi GNL e ai rigassificatori USA-UE sono nulla al confronto dei gasdotti euro-russi. Ma ora -i neuro-atlantisti- assalteranno l’Africa. Il capo “pubblic relation” della premiata ditta Vel-ENI, -ex capo “politica estera” del PD- LAPO PISTELLI… è da anni in Africa a “comprare & vendere” giacimenti di Gas! – Ma il problema tecnico, nei prossimi anni, non cambia di molto…


DOCUMENTI
https://www.chinadaily.com.cn
8/4/2022. Ore 5 (in Sicilia) – Pubblichiamo dal fondamentale quotidiano cinese CHINA DAILY questa interessante nota editoriale appena uscita. (la redazione di TerraeLiberAzione).


Il Cremlino è effettivamente caduto in una trappola tesa da Stati Uniti e NATO che mira a far cadere il governo di Putin, ha scritto Robert H. Wade, professore di Economia politica globale alla London School of Economics.
Questa opinione è ripresa da Joe Lauria, redattore capo di Consortium News, il quale afferma che senza la crisi in Ucraina, gli Stati Uniti non potrebbero tentare di distruggere l’economia russa, orchestrare condanne a livello mondiale e guidare un’insurrezione per dissanguare la Russia, il tutto come parte di un tentativo di far cadere il suo governo.

Lauria ha sottolineato che gli ulteriori motivi degli Stati Uniti e della NATO nella crisi ucraina sono di porre fine al governo del presidente russo Vladimir Putin e sostituirlo con uno amico e subordinato agli Stati Uniti.

Gli Stati Uniti hanno una strategia di lunga data per il “cambio di regime” a Mosca, con l’Ucraina come perno, ha affermato Wade in un articolo pubblicato il 30 marzo sul sito ufficiale di European Politics and Policy, un blog accademico multidisciplinare gestito dalla London School of Economics e Scienze Politiche.
“Da un lato, inviare in Ucraina sufficiente equipaggiamento militare e di altro tipo per affondare l’esercito russo in un pantano. D’altro canto, imporre sanzioni severe e di vasta portata alla Russia in modo da causare gravi disagi all’élite russa e una forte contrazione delle condizioni di vita per la classe media russa. La combinazione dovrebbe durare abbastanza a lungo da consentire ai russi di sollevarsi per rovesciare Putin”.

Wade ha aggiunto che la strategia degli Stati Uniti “armi più sanzioni” aveva bisogno di una causa e l’operazione militare speciale della Russia in Ucraina era il casus belli richiesto.
Wade ha scritto che nel dicembre 2021 il Cremlino ha presentato proposte di trattato, che includevano l’attuazione degli accordi di pace di Minsk di otto anni fa (che includono l’impegno che l’Ucraina non aderisca alla NATO); lo scioglimento delle milizie ucraine di estrema destra; e impegnarsi in seri negoziati sulla nuova architettura di sicurezza in Europa. Gli Stati Uniti e la NATO, tuttavia, si sono costantemente rifiutati di negoziare.

Zbigniew Brzezinski, consigliere per la sicurezza nazionale dell’ex presidente degli Stati Uniti Jimmy Carter, ha rivelato un quadro più ampio, presumendo che il controllo dell’Eurasia sia vitale per il “primato” o “egemonia” degli Stati Uniti nel sistema mondiale. Nel suo libro del 1997 “The Grand Chessboard: American Primacy and Its Geopolitical Imperatives” ha scritto: “L’Ucraina, un nuovo e importante spazio sulla scacchiera eurasiatica, è un perno geopolitico perché la sua stessa esistenza come paese indipendente aiuta a trasformare la Russia”.
Brzezinski ha spiegato oggettivamente che senza che l’Ucraina fosse integrata o strettamente alleata con la Russia, la Russia era uno “Stato imperiale prevalentemente asiatico”. Considerando che l’integrazione dell’Ucraina nella Russia offre alla Russia l’apertura per essere (o riprendere ad essere) “un impero eurasiatico”. Quindi l’obiettivo di lunga data degli Stati Uniti è stato quello di allontanare l’Ucraina dalla Russia, come un passo importante per limitare la strategia russa, sostenendo così il primato degli Stati Uniti.