Gli antichi Siculi, l’assessore Samonà e la banalità del Male
Pani, Pacenzia e Tempu!.
Premesso che “nessuno più dell’antico Popolo dei Siculi ha marcato l’identità dell’Isola, a tal punto che essa si chiama ancora Sicilia e i suoi abitanti si chiamano ancora Siciliani”…
L’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, dott. Samonà, da “voci di corridoio” captate dalla nostra rete sindacale nel “Palazzo”, ci risulta abbia respinto informalmente una ben formalizzata proposta di collaborazione con l’Istituto TerraeLiberAzione, peraltro definita tecnicamente su precise indicazioni degli Uffici assessoriali.
Siamo rimasti silenti per 5 mesi, procedendo comunque allo sviluppo del nostro quarantennale Progetto intitolato: “Terre dei Siculi: per un’altra Storia mediterranea della Sicilia Antica” (peraltro fertile di già “collaudate” nostre iniziative di Studio, Difesa e Valorizzazione dei Territori, che non hanno trovato, se non episodicamente, una adeguata “sponda istituzionale”).
L’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, ci risulta abbia respinto informalmente questa proposta di collaborazione con l’Istituto TerraeLiberAzione: è vero o no?.
La motivazione, con tono liquidatorio, sarebbe che l’Istituto è presieduto da “quel comunista di Mario Di Mauro” (peraltro intellettuale sociale attivissimo da 40 anni sul Cammino della Teologia della Liberazione, ma questo è altro discorso).
Confessiamo intanto un nostro “errore”: se all’Assessorato ai Beni Culturali venne aggiunta “l’Identità Siciliana” è anche “colpa” di Mario Di Mauro (con Lino Leanza, Raffaele Lombardo e alcuni altri). Ma anche questo è altro Discorso: inadatto alla condizione di alienazione coloniale in cui è sprofondato il demos siciliano: non c’è nessun “popolo”: un popolo è un plebiscito cosciente di tutti i giorni.
Quando il Samonà venne nominato –in quota Lega- dal ColonNello Musumeci, abbiamo commentato con ironia che “un leghista salviniano all’Identità siciliana è un paradosso spiegabile solo da chi –come noi- ha studiato la Realtà coloniale siciliana”. E senza Niente di Personale, anzi: il Samonà –chiamato a colmare l’incolmabile vuoto lasciato dal nostro amico Sebastiano Tusa – ha pellegrinato per l’Isola facendo del suo meglio: e gli riconosciamo Qualità e Volontà. (…)
In data 8 settembre 2021, abbiamo proposto ufficialmente all’Assessorato di aderire col proprio logo e con una partecipazione economica simbolica al nostro Progetto.
Sia chiaro: un Assessore ha il Diritto di rifiutare una proposta di collaborazione; ma ha il Dovere di motivarne civilmente le ragioni.
Attendiamo una Risposta, anche un “No”, ma ben motivato. Restiamo “dialoganti”, ma solo con chi ci Rispetta, a partire dai Comuni etnei che ci hanno già dato informale disponibilità.
“Nessuno più dell’antico Popolo dei Siculi ha marcato l’identità dell’Isola, a tal punto che essa si chiama ancora Sicilia e i suoi abitanti si chiamano ancora Siciliani” (M. Di Mauro – da “L’Epopea del Douketios dei Siculi nelle mediterranee Guerre Costituenti del Quinto Secolo a.C.”- @TerraeLiberAzione –2002).
@Catania, 31/1/2022. L’Istituto TerraeLiberAzione.