L’Isola de-collata: senza Cielo e senza Ali!
Il Mercato mondiale nell’Epoca del volo aereo è determinato da strategie politiche sofisticate sulle quali interi Stati investono con lungimiranza: gli Emiratini del Golfo, con un aeroporto e una compagnia aerea, in appena trent’anni, vi hanno costruito una Nazione!. In Sicily Park –l’Isola senza Cielo- si pensa solo a “privatizzare aeroporti” e incassarne il “Miliardo”. E a sabotare ogni tentativo –privato o pubblico- di far decollare una Compagnia aerea dei Siciliani: l’Isola senza Ali.
Dopo il sabotaggio che colpisce il progetto “Aerolinee Siciliane”, animato dal nostro caro amico Luigi Crispino; ora è il turno dell’AST –Azienda Siciliana Trasporti: la maggiore compagnia di trasporti su gomma extraurbani- che ha sviluppato un ottimo progetto per far decollare una Compagnia Aerea dei Siciliani: “LeAli di Sicilia”, in forma di “public company”.
Al presidente della società pubblica AST, dott. Gaetano Tafuri –che conosciamo e stimiamo da lungo tempo- da questa “Regione Fallita” è stato detto: “Non se ne parla proprio, non è ora, poi forse domani e bla bla bla”: ecco, questa è la risposta del ColonNello GovernAttore e della sua strampalata truppa, una Armata Brancaleone in demenziale marcia verso le elezioni coloniali del 2022.
Dopo 40 anni di lotte contro muri di gomma e mulini a vento: siamo stanchi, schifati, sfiduciati: la sicilietta italienata è…de-collata, senza collo, senza testa?.
Intanto, in Sicily Park –l’Isola senza Cielo e senza Ali- una “riserva indiana” perduta a sé stessa, perfino un diritto come le “tariffe calmierate” –dopo decennali inerzie- si risolve in miserie tragicomiche da “riserva indiana”. La messinscena di precari e propagandistici sconticini sui ticket aerei è un diversivo spacciato nelle nebbie euro-tricolorate di una inesistente insularità periferica e handicappata: una “geografia coloniale” per “indiani delle riserve” del secolo scorso!.
E sia chiaro: la Sicilia non è per niente “isolata”. La Sicilia è nel Mondo: piattaforma geostrategica sul corridoio meridiano che scorre dall’Occidente atlantico ai Mari dell’Asia. La nostra insularità sta all’isolamento, come i polmoni stanno alla polmonite.
La Sicilia è nel Mondo, in tutti i sensi. A saperlo sono i nostri milioni di emigrati, le multinazionali energetiche e TLC vere padrone della nostra Isola, i generali del Pentagono e perfino i naufraghi dello “sviluppo” imposto dal Fondo Monetario Internazionale di cui raccogliamo perfino cadaveri sulle nostre spiagge.
La Sicilia confina con sé stessa. Ma è nel Mondo. In questo Mondo ci può stare in due modi: da colonia o da Isola-Nazione.
Nella lezione magistrale di Karl Schmitt, l’insularità è luogo di accumulo della potenza marittima. A chi appartiene questa “potenza” nell’Isola di Sicilia?. L’Isola è luogo d’accumulo della potenza marittima, che può essere impugnata dal popolo che la abita, oppure dalle forze esterne che -in varie forme- la colonizzano. E’ la Dialettica geopolitica dell’Insularità mediterranea, che trova potenti conferme anche nell’Epoca del volo aereo “a costo d’autobus”.
Atterriamo, in tutti i sensi. Dal Cielo si comanda la Terra. Ma resta pur vero che senza la Terra, il Cielo non ha alcuna utilità: in Cielo non cresce nulla (ormai neanche la poesia e i suoi “Dei”).
Nel Cielo si proiettano i rapporti di forza determinati sulla Terra. Come in Terra, così in Cielo. I rapporti di forza, ma anche di debolezza, che in questa piccola ed esemplare “vicenda siciliana”, trovano sintesi nella Miseria della politica che riproduce la Politica della miseria; uno Spettacolo neocoloniale in cui non mancano “spot istituzionali” a dir poco esilaranti, del tipo: “realizziamo in Sicilia un centro di ricerca spaziale coi fondi del Recovery UE!”. E perché no anche una base di atterraggio per gli extraterrestri?. E poi sbagliano i progetti regionali –finanziati dalla…Germania- per rifare le disastrate reti irrigue (in queste nostre Terre svalutate e assediate dagli avvoltoi colonialisti delle “energie rinnovabili”, al tempo dell’Imbroglio ecologico 4.0 e del Capitale che “veste verde”).
La Miseria della politica riproduce la Politica della miseria: e non può fare altro. Né ci sorprende il silenzio dei sindacatoni e della sedicente “società civile”: tutti de-collati?.
Calàti i manu da “Fontanarossa”: è il nostro “Ponte per il Mondo”!- Si a una Compagnia Aerea dei Siciliani!.
@ La Comunità TerraeLiberAzione.