Battiato
Tra cosmismo e nichilismo se ne va il più grande, colto e influente Artista siciliano di tutti i tempi.
Catania, 1992. Era appena uscito il mio libretto “L’Ombra di Kokalos”. Il “più illustre dei miei vicini di casa”, via Umberto, dopo averlo letto, mi disse: “hai costruito un magnifico telaio… manca il resto e tu u sai…”. Il telaio, il ricamo e il rovescio del ricamo…
La liscìa non mi mancò: “edizioni L’Ottava o Lottava?”… la battuta antipatica è mia.
Grazie Franco Battiato, anche se -dopo 30 anni- non sono ancora riuscito a “ricamarlo”. Ho tanto filo, manca la tela, ma farò tesoro della tua critica.
Ma resta macari la mia critica a Te e a Sgalambro: il nichilismo sull’Isola “che vuole sprofondare” -come se non fosse indotta a suicidarsi da uno Spettacolo coloniale totalitario- questo nichilismo non lo condividerò mai.
Ne discuteremo, prima o poi, nei luminosi pascoli del Cielo, sui sentieri dell’eterno ritorno.
Se ne va il più grande, colto e influente Artista siciliano di tutti i tempi. Ricordiamo il suo concerto “antimperialista” a Baghdad 1992: solo Lui poteva realizzarlo. Ma non ne parlano… ci mancherebbe!.
Buon viaggio … caro Franco Battiato “Süphan Barzani”!.”
n’abbrazzu, Maestro: e Grazie!.
Mario DI Mauro – presidente dell’Istituto TerraeLiberAzione.