SUICIDIO SECOLARE dell’AGRICOLTURA SICILIANA

Che non ci siano politiche agricole adeguate a “proteggere” le produzioni siciliane sul Mercato –che è mondiale da secoli- è vero da almeno 170 anni, ma se i carciofi della mia Ramacca vengono svenduti a 10 cent. “a capocchia”, non è “colpa” dell’Agricoltura egiziana o tunisina (animata, peraltro, da molti europei, siciliani inclusi: che vi si sono trasferiti per poter lavorare).
Stamattina, a Catania, nei supermercati della G.D.O. dell’imperialismo europeo, un carciofo lo vendevano a 70 cent. Chiaro?. Non ci credete?. Il profitto commerciale si “mangia” il Lavoro Vivo.
Un carciofo della mia Ramacca, stamattina, a Catania, in GDO era “quotato” 70 cent. (Tra l’altro era macari ormai “tintu”).
E –in questo caso- non ci si lamenti –come alibi- di deboli “controlli fitosanitari” contro altri Stati, chè quanto ad agro-farmaceutica velenosa –in 50 anni- la Sicilia, nel Mediterraneo, ha battuto a cuegghjiè, a partire dalle Serre vittoriesi, che pompando bromuro di metile in vesciche gonfiate in forma di melenzane, produssero rubinetti d’oro in case abusive e figli drogati… grazie al Lavoro di immigrati ridotti ad Attrezzi… fino alla Piana di Catania –i carciofi ramacchesi, per dirne una, erano dopati perfino col Parathion: la Comunità TerraeLiberAzione li fece desistere, negli Anni Ottanta, quando ancora si ragionava di Consorzi e Qualità. Tutto fallito.

Resta il “secolare problema”: in Sicilia siamo capaci di produrre anche buona Materia Prima, ma non si è capaci di sviluppare un sistema di vere Filiere agro-industriali di trasformazione e valorizzazione di Materia Prima. I semi marci di una Economia rozza e coloniale producono i frutti avvelenati della Miseria, che è Culturale ancor prima che Colturale. E’ tempo di riflettere seriamente sul SUICIDIO SECOLARE dell’AGRICOLTURA SICILIANA. Ovvio che se la SICILIA fosse uno STATO SOVRANO -anche federato alla Repubblica italiana- il Discorso sarebbe ben altro: ma questa sicilietta italienata è una colonia suicida. Ragioniamo sulla Realtà, per quello che è.

Quanto ai “Fondi Europei” –P.S.R. e dintorni- andrebbero semplicemente eliminati: serve una Banca di Sviluppo Agricolo, che ridisegni il Paesaggio agrario siciliano, bloccando il “land grabbing” colonialista delle ipocrite “energie pulite”. Vaste programme. Qui non vedono a un palmo dal naso, ma si sentinu tutti “cacoccila”!. I carciofi della mia Ramacca andrebbero commercializzati a 10 cent a…”cosca”!.
Mario Di Mauro – portavoce della Comunità TerraeLiberAzione.

LA SICILIA 22 gennaio 2021