Cronaca di una grande mobilitazione civile

La Pandemia c’è – La Fame anche.

“TU MI CHIUDI – TU MI PAGHI”

di Mirko Stefio – portavoce di “GenerazioneBastaGià”

Catania, domenica 25 Ottobre: i ragazzi di #GenerazioneBastaGià (movimento indipendentista sociale nato nel lockdown, ndr) decidono di scendere in piazza per protestare; alle ore 21 si sono ritrovati in via prefettura a Catania : in circa 200 persone (che poi sono diventate 2000 nel corso della serata) con l’obiettivo di manifestare in modo pacifico contro alcune misure paventate nell’ennesimo –e caotico- Dpcm del governo Conte.

La Pandemia c’è – La Fame anche. Ed è tutto aggravato dall’impreparazione, imprevidenza, confusione mentale del “Palazzo”. E ora?. “TU MI CHIUDI – TU MI PAGHI”. La nostra manifestazione “dal basso”, “in Prefettura”, è stata organizzata in fretta con un tam tam social, non “autorizzata”, ma annunciata apertamente e giustamente tollerata: vi confluiscono persone di varia estrazione e diamo tribuna a tutti, stabilendo anche un buon rapporto con le forze dell’ordine.

Si decide saggiamente di protestare mantenendoci fermi in via Etnea. Due piccoli cortei paralleli da piazza Dante e da piazza Duomo si uniscono spontaneamente a noi, confluendo in via Etnea: accogliamo tutti in quanto cittadini. Dai manifestanti è partito il grido “Libertà!-Libertà!”, richiamando l’Art.21 della Costituzione repubblicana. Siamo stati infine disturbati da alcuni noti facinorosi con lancio di bottiglie e bombe carta verso i manifestanti. Il tentativo di mascariare la nostra civile protesta era evidente; Rainews24 ne ha fatto anche un lancio notturno della serie: “scontri, guerriglia…anche a Catania”. La news è stata subito rimossa grazie al pronto intervento di chi conosceva la Realtà dei Fatti.

Si decide di proseguire con volontà il cammino di disobbedienza civile e pacifica protesta. Si indice la seconda manifestazione in piazza Università ad appena una settimana dalla prima. Così per sabato 31 Ottobre si richiede l’uso della piazza, prontamente accordato. Vi aderiscono differenti movimenti e sindacati, associazioni di categorie, polisportive, palestre e scuole di danza. E tanti cittadini solidali. Notevole la presenza dell’indipendentismo sociale che riempie piazza Università di gloriose Bandiere siciliane.

Una realtà metropolitana come Catania, che vive di un’economia internazionalizzata e globale, sta soffrendo molto, lo stress test della pandemia è micidiale: c’è stanchezza e rabbia, ma anche coraggio e dignità. La nostra mobilitazione civile ha contribuito “a razionalizzare” e dare voce a tanti. Quello che più ci fa soffrire è vedere qualcuno che cerca di strumentalizzare, cavalcare o mascariare questa nostra mobilitazione. Questo non è accettabile. Dal lancio di bombe carta: contro di noi (al sit in Prefettura)…fino all’oscuramento del nostro ruolo centrale nell’imponente manifestazione di sabato 31 ottobre a piazza Università: dal sottobosco torbido di questa città fino al “Palazzo”-più o meno “bandito”- non sanno più come oscurarci e mascariarci?. Come se non avessimo già abbastanza problemi!. Ci tocca però -e giustamente- chiarire Chi siamo e Cosa vogliamo: mpidimentu è giuvamentu!.

#GenerazioneBastaGià è un movimento indipendentista sociale nato nel lockdown. Ha tenuto diversi convegni (a Catania e Pergusa) sul tema: “La Questione Siciliana nel Mondo del Secolo XXI”. E’ aperto ai Siciliani di Buona Volontà, che soffrono nel vedere “l’Isola del Tesoro ridotta ad Isola dei Poveri, costretti a sopravvivere di assistenzialismo o ad emigrare… La Sicilia che vogliamo è liberata dalla dipendenza, consapevole delle sue risorse, capace di alzare uno sguardo indipendente e solidale sulle cose della vita e del Mondo”. #GenerazioneBastaGià è un movimento giovane, ma non nasce certo dal nulla: l’indipendentismo sociale in Sicilia ha “mappe scientifiche e strumenti di orientamento” poiché può contare sull’esperienza e il radicamento quarantennale della Comunità TerraeLiberAzione…alla quale va la gratitudine dei ragazzi di GenerazioneBastàGià. Caminamu Addhitta, con Dignità, nel Mondo tempestoso del Secolo XXI.


sabato 14 novembre, dal quotidiano LA SICILIA.

FARE CHIAREZZA.
Mancano -in Sicilia- 3500 infermieri… e a Catania non mancano le “strutture ospedaliere” essenziali.
Manca una visione territoriale e domiciliare della Salute: la rete di USCAT e la riqualificazione-rifunzionalizzazione dei medici di base: che rivendichiamo da anni!.
E manca l’educazione alla Salute.
A Catania, per esempio, la chiusura dei vecchi e decrepiti Ospedali è stata una conquista sociale. E per ogni “lazzaretto” chiuso sono state aperte strutture moderne e funzionali. Migliorabili, certo: ma ora le abbiamo!.
L’Emergenza non si affronta riaprendo vecchie e decrepite strutture.
Solidarietà totale alle lavoratrici e ai lavoratori degli Ospedali. puntu. –
LA COMUNITA’ TERRAELIBERAZIONE


VIRUS PADANO e NEBBIE del VACCINO.
Ma chi e come sta “trattando” con Pfeizer & Altri per l’acquisto MILIARDARIO di VACCINI: delle cui specificità non si sa nulla?.
Il vaccino Pfizer -che costa 6 volte più di altri- cura i sintomi o blocca i contagi?. Se lo chiedono diversi scienziati. Qualcuno sa rispondere, prima di spendere un fiume di miliardi?.
Mi pare una domanda sensata.
Intanto…un nuovo studio su Science conferma la maggiore contagiosità della variante D614G.
E’ IL VIRUS PADANO. – A febbraio è comparsa in Italia ed è stata protagonista della nostra prima ondata. Uno studio dei laboratori nazionali di Los Alamos in estate su Cell ne ha seguito la progressione: nel Nord Italia già a marzo ha spazzato via le altre varianti, che invece mantengono metà del tavolo al Centro e al Sud. Nel corso del mese di marzo la mutazione diventa prevalente in Europa e inizia a diffondersi anche negli Stati Uniti. Tra marzo e aprile viene registrata in circa metà dei campioni del mondo. Oggi è al 99,9% ovunque.
“E’ più efficiente nell’infettare le cellule delle vie respiratorie umane” e ormai rappresenta il 99% di tutto il Sars-Cov-2 in circolazione. Anche così si spiega l’accelerazione dei contagi: a ottobre registrato un quarto dei casi dall’inizio della pandemia.
Mario Di Mauro – www.terraeliberazione.net


da Rosalia La Mantia:-> vi giro una comunicazione importante.
Abbiamo capito che solo i Siciliani possono aiutare i siciliani.
Diffondete affinché possiamo darci tutti una mano.
Questo è il vero comunicato. Non intasate i numeri di telefono indicati nei messaggi virali di ieri.


L’AOUP Paolo Giaccone informa che è possibile donare Plasma iperimmune anti SARS-CoV 2 presso la UOC di Medicina Trasfusionale da soggetti che presentano le caratteristiche idonee alla donazione.
Pertanto si invita chi fosse interessato ad inviare una mail all’indirizzo medicinatrasfusionale@policlinico.pa.it
Nella quale indicare nome, cognome, data di nascita, storia clinica e numero di telefono.
Alla mail dovranno essere allegati :
• referto di almeno un tampone positivo
• numero due referti di successivi tamponi negativi
• eventuale lettera di dimissione in caso di ricovero
I soggetti potenzialmente idonei alla donazione verranno contattati direttamente dal Servizio trasfusionale ed invitati a sottoporsi ad un test di screening per il dosaggio degli anticorpi anti SARS CoV-2-. In caso di idoneità verrà fissato un appuntamento per la donazione di plasma iperimmune
Si prega di non telefonare ai numeri diffusi da precedenti post non autorizzati dalla AOUP poiché sono numeri destinati alla gestione delle emergenze-urgenze che rischiano di non poter essere garantite a causa della forte pressione di telefonate
Per ogni eventuale chiarimento è disponibile il numero della segreteria del Servizio Trasfusionale 091 6553226 attivo dalle 8.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì.


Da CATANIA METROPOLITANA.
Sulla gestione della CRISI PANDEMICA in SICILIA interveniamo -come altri- con Proposte precise e Azioni dirette concrete.
Spesso -sulle strade della r/esistenza- si opera insieme, in tanti.
A proposito dell’utilizzo in emergenza di alcune strutture dei vecchi Ospedali dismessi -e ricollocati in strutture moderne- si discute con generosità e lucidità, anche con posizioni diverse.
I FATTI che emergono in questi giorni – nell’ombra di “Sorella Sanità”- confermano una certa lungimiranza della Comunità TerraeLiberAzione, che ci viene riconosciuta da più parti.
Ma da questo, a mettere “in contrapposizione” la Comunità TerraeLiberAzione e il sindacato USB ce ne passa!. E che un normale dibattito, tra Noi, finisca sulla grande stampa… vabbè: vuol dire che “facciamo notizia” 🙂 . Ce ne faremo una ragione!.
La nostra Comunità e l’USB non hanno alcuna divergenza strategica sulla gestione della CRISI PANDEMICA in SICILIA.
Discutiamo delle soluzioni migliori, e spesso troviamo SINTESI utili a TUTTE E TUTTI.
Viva l’unità di TerraeLiberAzione e USB sulle strade della vita e della lotta per una Sicilia e un Mondo liberati da sfruttamento, oppressione, intrallazzi…
PRIMA LA VITA!. PRIMA I PROLETARI!.