Nelle nebbie della Legge di Bilancio è in corso un GOLPE FINANZIARIO del PARTITO del PONTE all’ASSALTO del FONDO di SVILUPPO e COESIONE -UE “per la SICILIA e il SUD”.
E’ modificato strutturalmente e illegalmente il QUADRO FINANZIARIO dell’Operazione Ponte: i principi di base del FSC hanno un chiaro rilievo costituzionale, che blinda l’utilizzo delle sue risorse nel principio di addizionalità: dunque possono essere utilizzate solo ed esclusivamente come risorse aggiuntive e mai sostitutive di fondi statali, vincolandole a chiari e prioritari obiettivi di riequilibrio economico e sociale, così come previsto dall’art. 119, comma 5 della Costituzione.
Tutti muti?. Il Ponte coloniale se lo incassano al Nord, ma se lo pagano i colonizzati!.
In Sicilia e Calabria mancano 3000 ponti: tutti utili, tranne uno. Per non dire di asili, scuole a tempo pieno, strade decenti, servizi pubblici ecc. E i soldi del FSC servirebbero a questo.
E’ un’altra GRANDE RAPINA neocoloniale: e non ci sarà nessuna “insurrezione siciliana”: i Sonnambuli di Sicily Park a stento respirano.
Roma, 18-12-2024. Come temevamo, è stato “approvato nottetempo” -nelle nebbie parlamentari della Legge di Bilancio- il micidiale emendamento Molinari (Lega) sul Ponte: al di là della ricca cifra aggiuntiva (1,3 mld) il fatto più grave, strutturale, è un altro: viene modificato del tutto il QUADRO FINANZIARIO dell’operazione Ponte: meno soldi a carico dello Stato, molti più soldi tolti ai Siciliani e ai Calabresi dal Fondo di Sviluppo e Coesione-UE.
Nel dettaglio: i 9,3 miliardi come quota a carico dello Stato vengono ridotti, intanto, a 6,9 miliardi circa. Ed è solo l’inizio: vedrete. E vengono invece incrementate le risorse a carico del Fondo di Sviluppo e Coesione 2021-2027: 3,88 mld che si aggiungono ai 2,3 mld già stanziati in manovra 2024 a carico del FSC.
Ma è anche vero che la Regione Siciliana ha già puntato il suo primo Miliardo+ sul Ponte, svuotando il “suo” Fondo Sviluppo e Coesione: e non ha alcun Piano di Sviluppo e Coesione sociale e territoriale…mentre procede nel privatizzare anche quel che resta di “pubblico”: dagli Aeroporti alla storica Azienda Siciliana Trasporti: regalando, con bando incentrato su 4 zone più redditizie, perfino un Miliardo UE (IVA inclusa) ai privati.
Il Ponte coloniale, intanto, se lo incassano al Nord, ma se lo pagano i colonizzati!.
Solo TerraeLiberAzione ha segnalato da tempo il micidiale emendamento leghista alla Legge di Bilancio: è triste vedere che al massimo si polemizza sulla parificazione-aumento di stipendio ai ministri non eletti … 4 spiccioli (per quanto ingiusti).
Il totale per l’operazione Ponte è ormai a quasi 15miliardi: e non basteranno.
In Sicilia e Calabria mancano 3000 ponti: tutti utili, tranne uno. Per non dire di asili, scuole a tempo pieno, strade decenti, servizi pubblici ecc. E i soldi del FSC servirebbero a questo.
E’ un’altra GRANDE RAPINA neocoloniale: e non ci sarà nessuna “insurrezione siciliana”: i Sonnambuli di Sicily Park a stento respirano.
E’ un GOLPE POLITICO con ARMI FINANZIARIE. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) è, congiuntamente ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo economico, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali delle aree “in ritardo”.
I principi di base del FSC hanno un chiaro rilievo costituzionale, che blinda l’utilizzo delle sue risorse nel principio di addizionalità: dunque possono essere utilizzate solo ed esclusivamente come risorse aggiuntive e mai sostitutive di fondi statali, vincolandole a chiari e prioritari obiettivi di riequilibrio economico e sociale, così come previsto dall’art. 119, comma 5 della Costituzione.
Queste risorse finanziarie non possono essere sostitutive di spese ordinarie del bilancio dello Stato e degli enti decentrati, in coerenza e nel rispetto del principio dell’addizionalità previsto per i fondi strutturali dell’Unione europea e del principio di sussidiarietà e di adeguatezza territoriale del livello di programma. Ad esempio: si interviene sulle aree “a rischio spopolamento”.
La vituperata “Cassa per il Mezzogiorno”, nella sua parabola quarantennale, tra il 1950 e il 1989, malgrado la sua progressiva burocratizzazione “realsocialista” in salsa democristiana, realizzò almeno decine di opere utili: strade, ponti, dighe, bonifiche…con una spesa-media annua pari solo allo 0,7% del PIL italiano, mentre i vari Ministri mezzogiornali, tagliatori di nastri tricolori, spacciavano per “straordinario” un modesto piano di modernizzazione post-guerra.
E ricordiamo, comunque, che almeno metà dei profitti vennero incamerati da imprese del Nord. Ma, al confronto con l’attuale Partito del Ponte, vien voglia di scrivere sui muri: “Onore alla Cassa per il Mezzogiorno, almeno 4 cose sensate le fecero!”.
Il 13 novembre 2024, intanto, la Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale – Via-Vas- del MISE “ha dato parere positivo al progetto del collegamento tra Calabria e Sicilia, ma con 50-60 modifiche non solo di natura ambientale, che dovranno essere ottemperate perlopiù nella fase della presentazione del progetto esecutivo”. Un Progetto Esecutivo Definitivo che non esiste e -incredibile ma vero- potrebbe anche non esistere mai: procedono “a vista”, “alla giornata”: work in progress!.
Ora tocca al CIPESS-il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile: ed ecco un altro timbro sul Ponte dei Miracoli, per non saper leggere né scrivere!.
Al momento, di sicuro, v’è solo l’assenza di un serio “certificato antisismico” che sarebbe dovuto essere rilasciato dall’INGV -l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia- che, invece, non è stato nemmeno interpellato!.
Il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni, ha dovuto prendere le distanze pubblicamente da questo spaventoso bluff, dichiarando la totale estraneità dell’INGV dallo spettacolo pontista. Altro che “alghe e pesciolini e uccellini”, come sbruffoneggia il Salvini, rivolto al movimento NO PONTE!.
Il Ponte dei Miracoli sul Canale di Messina è il più Grande Affare di sempre per il Sistema Padano nelle colonie di Terronia!. E l’on. Molinari non “emenda” a titolo personale: We Build &C., le Acciaierie lombarde e perfino la NATO!. Sanno quello che vogliono e rappresentano Poteri reali.
Intanto paghiamo i COSTI del COLONIALISMO, altro che insularità periferica, sventurata e “handicappante”!. I COSTI di un Sistema neocoloniale sofisticato: la cui quinta colonna è una borghesia siciliana a vocazione intrallazzista e mercenaria, sradicata e “incapace di conquiste spettacolari” (Fanon). Il Nemico in Casa Nostra.
Punto Fermo. La Sicilia confina con sè stessa. Ma è nel Mondo. In questo Mondo ci può stare in due modi: da colonia o da Isola-Nazione. E c’è da imparare, con umiltà, dalle altre Isole!. Dall’Irlanda, per esempio. E da Malta… Isole senza Ponte dei Miracoli, chissà come fanno a campare!?.
18/12/2024. La Comunità TerraeLiberAzione