Il FANTASMA di ITALGAS
Dalla Cop 29 di Baku Azerbajan > alla Guerra dell’Acqua in Sicily Park…
Baku, novembre 2024. L’unica novità, rispetto ai bla bla delle ultime COP è che l’obiettivo “parigino” di “contenimento a +1,5° dell’aumento di temperatura …bla bla” è sparito perfino dalla risoluzione finale. E tanto basta.
Il “clima” che domina il carnevale delle COP lo sintetizziamo analizzando la presenza italiana caratterizzata -non a caso- dalla partecipazione ufficiale, con badge governativi, di una allegra banda di lobbisti tricolorati.
Sui 115 affaristi giunti dall’UE -coi badge delle delegazioni ufficiali dei 27 Stati- ben 25 -un record- erano made-in-italy: a rappresentare la nostra Repubblica a spese di tutti!.
Una delegazione nella delegazione -ben 8- di Italgas, la multinazionale torinese partecipata da CDP, Snam e Black Rock.
Ricordiamo che Italgas è anche la nuova Padrona di Siciliacque SpA – avendo rilevato le ventennali quote della VEOLIA del pirata francese Bollorè che aveva di recente acquisito quelle di ENEL.
Italgas, che è una Realtà seria- si ritrova oggi alla “testa dell’acqua”, nel secolare Spettacolo della Sete (coi suoi Innominabili): http://www.terraeliberazione.net/2024/09/14/anno-40-n2-2024-rivista-siciliana-per-la-rievoluzione-umana/.E’ bene farne la conoscenza.
L’Italgas nasceva nel 1837 come Compagnia di Illuminazione a Gaz per la Città di Torino,
Nel 1967 venne acquisita al Mondo ENI, via Snam. E’ quotata nell’indice FTSE MIB della Borsa Italiana. La sede legale è a Milano – ma Italgas Reti, opera, con lungimiranza secolare, da Torino.- Italgas è controllata da Cassa Depositi e Prestiti > Reti S.p.A. col 26,05% e da Snam col 13,5%. Tra gli azionisti di peso, oltre a Lazard appare BlackRock . E sopra BlackRock c’è solo Dio.
Chi legge TerraeLiberAzione, questo Quadro di Analisi lo conosce fin dal 2003: a non conoscerlo, purtroppo, sono milioni di siciliani, inclusi tanti “protestanti” ennesi in guerra contro i nisseni per l’acqua della diga Ancipa (che appartiene a Italgas). La tragicommedia di Siciliacque accade, da 20 anni, nelle nebbie della Regione fallita e della demenza del suo sistema I.B.O.S. = Inefficienza Burocratica Organizzata Scientificamente. Cose da riserve indiane (di una volta).
Sia chiaro: chi -nel Mondo- Protesta per la sua Sete non ha mai torto. Ma nell’Isola dei Sonnambuli, Isola del Tesoro ridotta a colonia perduta a sé stessa, si può avere del torto anche quando si ha qualche ragione.
In Sicily Park, comunque, l’Acqua mercificata è solo asset, utility, commodity.
E l’IDROVORA INDUSTRIALE è il convitato di pietra dello Spettacolo della Sete. Con Attori globali, in primis le parastatali tricolorate ENI, ENEL, STM… E le varie Nestlè &C. E’ una Compagnia delle Indie che controlla la Sicilia Utile, il core business di Sicily Park. E sorvoliamo su Sigonella City.
La Sicilia è una COLONIA nel controllo totale -anche mentale- di uno Spettacolo che “non fa prigionieri”. Cosa volete?. Altro che pozzari e autobottisti diversamente “mafiosi”: teatrino di dilettanti e patetico capro espiatorio: quanto pusher e scafisti e caporali: è il Kapitalismo, bellezze!.
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Torniamo a Baku. Italgas -già che c’era— vi ha sottoscritto un brillante accordo commerciale con la SOCAR, colosso statale del gas azero.
Presente a Baku anche l’ENI Plenitude, mascherata da Mediterranean Energy and Climate Organisation (Omec), e chi ci sia dietro l’accreditata Venice Sustainability Foundation, lo chiediamo a SNAM: forse ne sanno qualcosa!. C’era anche ENEL, ovvio…e altri, come il Consorzio Toscana Energia.
Che la “Guerra del Clima” -al di là di “modelli previsionali” più o meno credibili o improbabili – fosse già un campo di battaglia di Poteri tutt’altro che interessati alla Salute della Terra, lo abbiamo scritto 20 anni fa in un profetico documento: “I Savi di Kyoto alla Guerra del Clima”. (http://www.terraeliberazione.net/2024/09/07/anno-40-n1-2024-rivista-siciliana-per-la-rievoluzione-umana/)
Il Protocollo di Kyoto (1997) formulava regole sulle modalità di riduzione dei gas serra per “decelerare il cambiamento climatico attraverso misure di protezione del clima”.
All’alba del Secolo XXI, l’obiettivo dello Spettacolo sul “Global Warming” –e non siamo “negazionisti”- era quello dell’Occidente di sempre: dominare il Mondo e “condizionare” l’ormai inevitabile ascesa di nuove Potenze: la Cina, in primis. Questa strategia imperialista dell’Occidente decadente sta fallendo miseramente: ed ecco il Riarmo della Bestia che non si rassegna.
Lo Spettacolo del Kapitalismo afferra qualunque tema (anche ecosociale!) rubandone e stravolgendone parole, concetti, progetti, modelli funzionanti…
La maschera green del Kapitale che veste verde l’avevamo intravista negli anni Ottanta: dunque, niente illusioni. Ma riteniamo giusto sostenere la trentina di accademici tra i quali Luca Mercalli, Mario Tozzi, Vincenzo Balzani e Nicola Armaroli, che hanno diffuso un appello in vista della prossima COP 30 di Belem, in Brasile, almeno per “togliere il badge ai lobbisti italiani”.
Ci pare il minimo: gli dobbiamo pagare anche il viaggio d’affari?.
@Novembre 2024. (TerraeLiberAzione)