RICORDARE CANEPA 2024

Il 17 GIUGNO, come ogni anno -da 40 anni- la Comunità TerraeLiberAzione dedica un momento speciale al Ricordo umano e all’Opera di Antonio Canepa (1908-1945). L’anno prossimo, come in ogni “decennale” dalla sua tragica morte, terremo una Iniziativa pubblica.

Quella di Antonio Canepa (1908-1945), il professore partigiano, fu una vita avventurosa, breve e intensa. Un romanzo vivente. E’ una storia, la Sua, che scorre dentro la Storia, un romanzo tragico che si dispiega, infine, in giorni che valevano anni, e anni che valevano decenni: nelle Tempeste della seconda G.M.

Canepa fu un INTELLETTUALE EUROPEO, un giovane accademico poliglotta e “non conformista”, con una carriera brillante in “Storia delle Relazioni e dei Trattati internazionali”, che -nel 1940: dopo l’Operazione Barbarossa e l’aggressione nazifascista contro la Russia sovietica- scelse la lotta armata contro il Nazifascismo e animò, col “Gruppo Etna”, l’unica vera Resistenza partigiana in Sicilia.

La seconda Guerra Mondiale (1939-1945). In quella catastrofica “collisione storica”, l’Italia “imperialista stracciona” ha infine due “governi fantoccio” e vi combatte anche una sua “guerra civile”.

Nell’Estate del 1943 -dopo aver partecipato militarmente all’Operazione Husky- il professore Canepa si trasferisce sui fronti continentali, militando nella Resistenza indipendente da USA e URSS.

Nell’estate del 1944 fonda a Firenze liberata un ben formalizzato ma effimero “Partito dei Lavoratori” sotto le cui bandiere continuare la battaglia “oltre la Linea Gotica”. La sua azione – di certo avventurosa se non avventuristica- viene “arrestata” non tanto dall’AMGOT che lo frena processandolo e condannandolo a pene lievi per “irregolarità amministrative”, ma – de facto – dal CLN che non vuole altra confusione nel caos di quei giorni che valgono anni.

La Guerra sarebbe durata ancora a lungo e c’era la Linea Gotica da affrontare. Canepa capisce di non avere alcuna agibilità politica, rinuncia al “Partito” ma non alle Idee, né al “demone combattente” che lo anima. Rientra in Sicilia, lasciando anche affetti profondi, e si getta a corpo morto nella battaglia indipendentista, che il crollo dello Stato italiano nelle Tempeste della G.M. rendeva possibile.
1943. Dopo “Ottant’anni di OCCUPAZIONE ITALIANA” sigillati in “VENTANNI di MALGOVERNO FASCISTA” (e di “nazionalizzazione delle masse”)… sulle macerie, nel caos e nelle nebbie di una Guerra voluta dal Duce per estendere il suo tragicomico “impero”, la Sicilia resistente – illusorio “centro dell’impero”- si mobilitava per la sua Indipendenza. Per la sua “RESA dei CONTI”.

In realtà, Canepa, ben altrove impegnato, non aveva preso parte ad alcuna attività indipendentista fino ad ottobre 1944.

In Realtà, a guerra ancora in corso, ma dall’esito segnato, a Yalta (febbraio 1945) prendeva forma una nuova spartizione del Mondo: l’America e la Russia vi definiscono le rispettive “zone di influenza” che – al di là di “precisazioni”, Guerra Fredda e “conflitti per procura”- configurano l’Ordine mondiale fino all’implosione dell’URSS nel 1989-‘91.

Nell’Ordine di Yalta, incardinato sulle “sfere di influenza” e sulle “sovranità limitate”, non c’era “spazio autodeterminato” neanche per tanti Stati secolari, e non solo tra i vinti: la pratica della “Questione Siciliana” -come altre situazioni analoghe- era già stata archiviata. (…) Ma questo, forse, neanche un analista geopolitico raffinatissimo come Canepa poteva saperlo.

In quei giorni che valevano anni, grande è la confusione sotto un cielo dal quale cadono tonnellate di bombe. In questa grande confusione diventano immaginabili esperimenti rivoluzionari originali, per quanto localizzati: in Sicilia sorgono eroiche ed effimere Repubbliche popolari, e nell’Autunno 1944 prende corpo e necessità il tentativo di insediare nella Crisi anche un partito-armato indipendentista, di impostazione socialista, ma di tipo sostanzialmente “difensivo e negoziale”: l’E.V.I.S. -Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia- del partigiano Canepa. E la repressione sistematica che colpiva la libertà d’espressione delle idee indipendentiste- legittimava del tutto la forma del partito-armato. (…)

Era il 17 giugno del 1945. Antonio Canepa venne “mitragliato” in un sofisticato “agguato di stato”, a Randazzo (contrada Murazzu Ruttu) e lasciato morire per dissanguamento nel cimitero di Jonia (Giarre) dopo molte ore di devastante agonia.

Con Lui caddero anche due giovani partigiani indipendentisti, Rosano e Lo Giudice. I loro cadaveri vennero occultati dal Segreto di Stato per un lustro, fino al 1950, quando trovarono infine sepoltura dignitosa a Catania, nel loro Sacrario, sul viale degli uomini illustri del cimitero monumentale. La loro Memoria è tuttora oggetto di oblio, mascariamenti e strumentalizzazioni, ma viene difesa con intransigenza, studiata criticamente e onorata attivamente, specie dagli indipendentisti eco-sociali di TerraeLiberAzione.

STUDIARE CANEPA -proteggerne criticamente la Memoria, imparando anche dai suoi errori micidiali- vuol dire trarne preziose LEZIONI PER IL PRESENTE su un Cammino di LiberAzione organizzato nella CoSCIENZA e animato da una visione profetica: “la Sicilia di domani sarà quale noi la vogliamo: pacifica, laboriosa, ricca, felice, senza tiranni e senza sfruttatori!”. Ed è questa profezia di Canepa una metafora concreta del Mondo che vogliamo: un Mondo pacifico, laborioso, ricca, felice, senza tiranni e senza sfruttatori!.


La Vita e l’Opera di Canepa vengono tuttora ignorate o mascariate, ma la sua Memoria fertile –come capita spesso ai grandi Sconfitti della Storia- corre anche il rischio di essere ridotta a una superficiale e minoritaria mascherina di vanità elettoralistiche e di illusioni ribellistiche.

Canepa non è un “mito”: e va onorato Studiandolo criticamente!.

Alla larga, dunque, dai ciclici mascariatori e strumentalizzatori che -oggi- ritroviamo perfino accodati a Forza Italia e Fratelli d’Italia o alle multinazionali di AgroFarma: la specie “sicilianista” si involve.

Il Sicilianismo -più o meno ignorante e avventuristico, più o meno mascherato da vecchio e fallimentare separatismo- non è una novità: se ne renderanno mai conto?. Lo speriamo.

Nell’Epoca dell’Imperialismo, al tempo della “Zeitenwende”, le ideologie nazionaliste sono nemiche delle nazioni e dei popoli!. Il nazionalismo è un’arma reazionaria di borghesie fallite o opportuniste. O del tutto, come per il parodistico “Sicilianismo”, un rottame ideologico alla deriva nelle Tempeste del Secolo XXI (…)

E sia chiaro: la SICILIA ITALIANA è una formazione storico-sociale secolare di tipo neocoloniale e la “Questione Siciliana“ nel Mondo del Secolo XXI non ha soluzioni “ottocentesche”.

Nessuna forma di Autodeterminazione comunitaria di respiro internazionalista, federalista e solidale, in particolare nessuna liberazione dalla dipendenza neocoloniale e “parassitaria”, nessun autentico percorso di indipendenza… è materialmente e spiritualmente praticabile a prescindere dalla Scienza-Programma dell’Ecologia Sociale e dalla produzione e distribuzione eco-socialista di Cibo ed Energia (…). Che siano piccole bioregioni o grandi imperi, solo l’Ecologia Sociale può curare e salvare la Terra, la sua biodiversità e la sua Bellezza, che non è “monetizzabile”!. (…).

17 Giugno 2024. La Comunità TerraeLiberAzione.


PER APPROFONDIRE > Edizioni TerraeLiberAzione:
1- l’opuscolo “La Sicilia ai Siciliani!”, pubblicato in realtà nel gennaio 1945, che riproponiamo da anni in edizione contestualizzata e in formato e-book gratuito scaricabile dal sito http://www.terraeliberazione.net/wp-content/uploads/2021/06/TerraeLiberazione-Canepa2021.pdf

2- Di Mauro -“La “RESA dei CONTI” del partigiano CANEPA –
1940-1945. La “rivoluzione permanente” della Resistenza Siciliana: dall’Antifascismo combattente al partito-armato indipendentista”. Info: http://www.terraeliberazione.net/prodotto/la-resa-dei-conti-del-partigiano-canepa/

3- Il saggio di A. Canepa – “1940 -La GUERRA EUROPEA, il GRANDE GIOCO e L’URSS sulle VIE delle INDIE” (a cura di Mario Di Mauro e Alessandro Lattanzio). – Quaderni di Analisi Storica e Sociale dell’Istituto TerraeLiberAzione (2023) – Info: http://www.terraeliberazione.net/2023/07/29/quaderni-di-analisi-storica-e-sociale-dellistituto-terraeliberazione/