Il GIGLIO MARINO di LAMPEDUSA.
Jazira Caterina Famularo
Il GIGLIO MARINO di LAMPEDUSA.
Frammenti di isolitudine
Pensieri e stati d’animo di chi vive a Lampedusa
(Armando Siciliano Editore)
La Comunità TerraeLiberAzione conosce bene Lampedusa e fior di Lampedusani. E ci è chiaro che l’Isola è da decenni OSTAGGIO di una GEOPOLITICA imperialista, cinica e ipocrita.
L’Isola è un set dello Spettacolo imperialista…ed è abbandonata dalla Regione siciliana, un ente mercenario fallito, inutile e dannoso.
Ma LAMPEDUSA è molto altro, come ci ha raccontato, nostra ospite a Catania, una grande scrittrice lampedusana (e universale): Jazira Caterina Famularo : “Esiste il mare, dunque IO SONO!. Chi vive a Lampedusa, un piccolo tassello roccioso del mosaico africano, sospeso tra la Sicilia e la Tunisia, sperimenta forme di pensiero e sentimenti che sono quasi incomprensibili a chi non è lampedusano.
È anche vero che se non fossi stata un’isolana non sarei diventata Caterina di Lampedusa ma solo Caterina di un “altrove”, che non sarebbe mai stato speciale come la mia isola. Così, quando mi presento agli altri, mi basta dire che sono “di Lampedusa”.Sono un giglio marino, il fiore che cresce libero e spontaneo sulla riva del mare, eppure per amore sono diventata il fiore che non ero. (…) –
Restare sull’isola e vivere di rinunce oppure fuggire in città per inseguire i propri sogni e morire di nostalgia: è questo il dilemma struggente di molti giovani lampedusani.
Partire per ritornare. Separarsi per riunirsi. Distaccarsi dal mare per ricongiungersi ad esso. Fuggire dalla propria isola per imparare ad amarla. Perdere se stessi per ritrovarsi. Piangere per scoprire il valore di un sorriso. Rimpiangere le cose perdute per apprezzare quelle che abbiamo. Cadere per rialzarsi. Finire per ricominciare. Appassire per rifiorire.
Sii sempre la stessa zattera
del tuo cuore naufrago…
E naufragando ho scoperto
che il mio cuore di legno frantumato
sapeva ancora galleggiare
ed era diventato la mia stessa zattera…
Incontrare il volto di un migrante che arriva nella terra dalla quale tu vuoi fuggire. Scoprire che siamo tutti anime in viaggio, con il cuore superstite dopo mille naufragi.
Il mio mare che diventa il mare di tutti quelli che lo amano e che sognano la libertà.
La mia isola: l’isola di tutti e di nessuno. Quella che accoglie senza essere accolta dal resto del mondo. Quella che urla per i disagi e per lo stato di abbandono a cui è destinata, quella la cui voce rimane afona perché non è mai ascoltata”.
Ascoltare Lampedusa: prima di parlarne. Il libro di Jazira è Letteratura autentica, non come certa paccottiglia Made in Sicily Park, più o meno “giallistica”, che riempie del suo nulla interi scaffali: meglio l’Intelligenza Artificiale!. Prendere appunti: “E’ criminale tutto ciò che ha come effetto lo sradicamento di un essere umano o l’impedimento di mettere radici.” – (Simone Weil)
Mario DI Mauro
->(A proposito, durante la crisi pandemica, la nostra Comunità ha continuato a operare per il Bene Comune: anche “clandestinamente”, e macari per LAMPEDUSA e per “l’Amore che è Vita. La Vita che è Amore. La Vita che è Sogno. Il Sogno che è Vita. In tutto questo, c’è un solo sogno, una sola poesia, un solo amore, una sola vita, una sola verità per me: Esiste il mare, dunque IO SONO!”).