Studiare Canepa giovedi 17 giugno 2021
Il 17 giugno, da un quarantennio, la Comunità TerraeLiberAzione –coi martiri dell’EVIS- ricorda tutti i Martiri caduti -in ogni Tempo- per la Libertà del Popolo Siciliano.
In questo 2021 lo farà una delegazione alle ore 11 portando rose rosse e fiori gialli di campo al Sacrario-viale degli uomini illustri, cimitero di Catania- in cui “riposano” il compagno partigiano Comandante Canepa, il compagno partigiano caporale Carmelo Rosano e i giovani compagni partigiani Lo Giudice e Ilardi. Sempre Presenti nel nostro Sintimentu, sicula concrezione di Cuore e Cervello.
Nel nostro quarantennale lavoro di ricerca sul cammino politico e umano di Antonio Canepa (1908-1945) – il “professore guerrigliero”- abbiamo raccolto una immane quantità di informazioni, che stiamo sintetizzando in libri: il primo è uscito, col titolo: “La RESA dei CONTI del partigiano CANEPA. 1940-1945. La “rivoluzione permanente” della Resistenza Siciliana: dall’antifascismo combattente al partito-armato indipendentista”.
Ora ripubblichiamo –in edizione contestualizzata e in formato e-book gratuito scaricabile dal sito www.terraeliberazione.net – l’opuscolo “La Sicilia ai Siciliani!”, uscito a Catania nel 1942 (in clandestinità; all’inizio: “in capitoli, battuti a macchina su carta carbone”, da giovani universitari, attivisti e fiancheggiatori del Gruppo Etna-Sicilia e Libertà della Resistenza antifascista animata dal Professore e da una rete –specie catanese- realmente vasta, radicata e inafferrabile, in cui spiccano fior di medici, avvocati, intellettuali…). Avevano –attraverso il Professore- solide relazioni politico-militari con l’Antifascismo europeo basato a Londra, ma non erano “agenti” di nessuno. Come tanti altri, nel Mondo, combattevano la loro guerra dentro una Guerra più grande di loro. “La Sicilia ai Siciliani!” sarebbe diventato il manifesto politico del costituendo “Esercito Volontario per l’Indipendenza della Sicilia”: un partito-armato che nasce e muore col suo fondatore. E non era “il braccio armato del MIS”. Era Altro.
La Tragedia politica e umana del professore Canepa è ancora mascariata dallo Spettacolo coloniale che ha divorato l’Isola del Tesoro riducendola a Colonia di miserabili.
Ma la Memoria fertile di Canepa –come capita spesso ai grandi Sconfitti della Storia- corre anche il rischio di essere ridotta a una superficiale e minoritaria mascherina di vanità elettoralistiche e di illusioni ribellistiche. Canepa non è un “mito”: e va Studiato!.
Il nostro compagno Antonio –che matura la sua praxis in giorni che valgono anni- è martire profetico e precursore del SICILIANU NOVU che cammina, criticamente e operoso, nel Mondo “pandemico” del Secolo XXI su un Cammino di LiberAzione organizzato nella CoSCIENZA e animato da una visione profetica: “la Sicilia di domani sarà quale noi la vogliamo: pacifica, laboriosa, ricca, felice, senza tiranni e senza sfruttatori!”. Ed è metafora concreta del Mondo che vogliamo. E sia chiaro: la “Questione Siciliana“ nel Mondo del Secolo XXI non ha soluzioni “ottocentesche”.
@17 Giugno 2021. La Comunità TerraeLiberAzione.
dal quotidiano LA SICILIA
“Canepa” va studiato, la sua sconfitta va studiata; e il grande intellettuale europeo non è “arruolabile” nei pollai del sicilianismo folkloristico e populista, in tutte le sue varianti.
Ne abbiamo viste tante… quelle attuali sono febbriciattole passeggere.