La “Trattativa” del ColonNello sulla Salute dei Siciliani.
Che il ColonNello Musumeci si auto-ricandidi alla presidenza della Regione ci pare normale: è un suo diritto.
Che utilizzi la “sede vacante” all’Assessorato alla Salute “spalmabile” –una macchina da 9 miliardi all’anno, mezzo bilancio regionale- nel negoziato per costruire la sua coalizione elettorale non ci “scandalizza”, né ci sorprende.
Questa è la sicilietta italienata, un’Isola del Tesoro ridotta a Isola della Miseria: miseria della politica che figlia politica della miseria. Un circolo vizioso che si autoalimenta.
Da decenni sosteniamo che, in Verità, il Servizio Sanitario Regionale: coi suoi intrallazzi politici, le sue “università bandite” e i suoi “primariati” milionari (che configurano -in un “vietnam contabile”- una vera e propria Mafia bianca)- va liberato almeno dalla palude politicante e trasformato in pubblica Fondazione Salus Siculorum – Salute dei Siciliani, includendovi la buona educazione civica, fisica e alimentare, ma anche le bonifiche a partire dalle devastate “zone rosse” –rosse come il mare color del mercurio- di quella petrolchimica colonialista in cui va in scena un Olocausto sconosciuto, con decine di migliaia di vittime… Altro che “negoziati elettoralistici”!.
Qui continuano a jucari con la nostra Salute: spalmando menzogne e promesse, anche per proteggere i “cappucci” di una Sanità corporativa che ci costa 9 miliardi all’anno: pagati dai Siciliani, nelle nebbie di un ”vietnam contabile” che solo una Fondazione trasparente e a controllo popolare può spazzare via. L’assessorato regionale alla Salute va eliminato.
La Fondazione Salus Siculorum, liberando risorse e professionalità magnifiche che abbiamo già, sarebbe un passo avanti decisivo per la Salute dei Siciliani nel Mondo del Secolo XXI.
E si elegga un Consiglio di Controllo a suffragio universale (sempre meglio di 70 deputatini, più o meno “miracolati” e carrieristi, spesso senza arte né parte). Oppure godetevi i “negoziati elettoralistici” perfino sulla vostra Salute!.
Ci diverte annotare che la “golden share” sul prossimo candidato alla presidenza siciliana, nel centrodestra, è di “Salvini”, che a Milano conta quanto il due di coppe con la giocata a oro. Continuate pure a jukari: in Sicily Park -riserva indiana italienata- c’è libero pascolo, no?.
Ma il vino e il pane ce lo possiamo fare col nostro grano e con la nostra uva?. E poi li moltiplichiamo!. Ci mancava solo la farsa della guerra dei gamberi rossi (per i “giapponesi”). Mentre gasdotti e rotte petrolifere, mega-elettrodotti e dorsali TLC globali, Sigonella City e MUOS … hanno in Sicily la loro piattaforma girevole miliardaria: altro che “costi dell’insularità”. Sono i costi dell’alienazione coloniale. Un circolo vizioso che si autoalimenta, perfino nella demenza razzistoide che vede “invasori” a bordo di zattere in fuga dall’Orrore secolare che l’Imperialismo europeo ha determinato in nostra Madre Africa.
Mario Di Mauro – portavoce della Comunità TerraeLiberAzione.