Da TerraeLiberAzione- Autunno 2015.

La giornata è buona, Sole e Vento in equilibrio. Al Cibali va in scena Catania-Foggia: la partita del secolo. Il miglior quotidiano locale –che poi è anche l’unico- dedica all’imperdibile evento una dozzina di pagine. No, non ha pubblicato l’elenco completo dei 12.000 spettatori, con fotina, ma sarebbe una buona idea per vendere più copie. Chi non spenderebbe un euro e trenta per vedere stampato il proprio nome su una pagina diversa dalla cronacanera per non dire di quella più seguita in assoluto: i necrologi e l’oroscopo!. Per la cronaca, sportiva, la partita del secolo si è conclusa con uno spettacolare zero a zero. Poteva andare peggio: per esempio “meno nove, a zero”!. Stamu avvulannu, col vento in poppa. Di buono c’è che nessuno ha abbandonato la nave rossazzurra nella tempesta. Tutti a bordo, e comu finisci si kunta!. U Liotru è memoria, forza, coraggio: la matricola 11700 non si tocca!. E’ orgoglio catanese, sincero e sacrosanto, sintesi di Qualità Umane costrette a sopravvivere solo nella Festa per Agata, martire indipendentista, e nel rito settimanale di una “impeddibbile” partita di calcio. Stamu avvulannu!.

All’ARS, il surreale parlamentino siciliano della Regione fallita, va in scena l’ennesima mozione spot delle “opposizioni” per le “dimissioni di Crocetta”. Si risolverà nel capolavoro di una paradossale Mozione di Fiducia?. Una pagliacciata annunciata. Nessuno è pronto per le elezioni: al momento neanche il proconsole di Roma, un Faraone, per non dire delle truppe desperados dell’ex-centrodestra, che cercheranno di darsi una colorata sicilianista, collante scaduto che i veri Indipendentisti siciliani segnalano al Nucleo antisofisticazioni dell’Arma!. Mozione di sfiducia?. Pochi sarebbero rieletti, e il copione prevede anche la possibilità di un cambio di quinte su una invariante scena tragica, nel secolare e mefitico Teatro coloniale della Riserva sicilindiana: il “Palazzo”, sintesi della civiltà siqillyana (cos’è?), un “Palazzo Reale” dal quale un Tempo si governò un Mondo, verrebbe infine trasformato in Hotel a Cinque Stelle: e perché no?. Intanto godiamoci le capriole di Re Saro IV: “il mio Regno per un cavallo!”.

La farsa siciliana accade nei sottoscala di un Mondo capovolto in cui lo Spettacolo della Piramide vince su tutto: la commedia parigina inscena l’operetta ipocrita: “Damasco val bene una Messa!”. Mentre il Califfo holliwodiano terrorizza l’Occidente, la contabilità statistica ci informa che la Sicilia è la Regione più povera e terrorizzata d’Europa: l’Europa ce lo chiede, altro che aiuti bio-caritatevoli e “mozioni di sfiducia”. L’Isola contesa è nell’Occhio del Ciclone, e questi pupi all’Opra giocano con l’aquilone!. La mozione ballon d’essai…vediamo chi ci sta!. Vedere cammello, vendere Saro!.

Il ceto politico isolano, scadente e smidollato, è già in campagna elettorale; la fantasia è al potere 24H nella ricerca di equilibri e posizionamenti, né viene trascurato il marketing –scienza dello spaccio- la cui “anima” è il packaging –scienza dell’involucro-. La fantasia al potere ha già “battesimato” –parola dell’on.Greco- una Sicilia Futura, seconda già scalpitante gamba del PD. Lo dicevo, anni fa, che Nicola (D’Agostino) è un ragazzo in gamba!. La Mozione di sfiducia dovrebbe raccogliere il consenso di almeno 46 deputati su 90 (spavento!). Senonchè, il partito trasversale denominato TFR-47 non lo scugni manco con le bombe atomiche umanitarie di Sigonella!. Altro che M5S!. TFR-47: Tengo Famiglia Responsabilmente, e semu 47 (morto che parla!). I conti della Regione fallita li sbagliano sempre, ma fino a 47 sanno ancora contare…Eccome!. La mozione di sfiducia contro Crocetta?. Una pagliacciata.

E una pagliacciata -purtroppo- è anche la Legge sull’Eolico appena varata, martedì 17 novembre. No, non cercatela con questa denominazione!. Il ddl 847/A si intitola: “Norme in materia di tutela aree caratterizzate da vulnerabilità e valenze ambientali e paesaggistiche”. Nebbia fitta nella Riserva sicilindiana!. Il capolavoro, “tendenzialmente” epocale, partorito dalla Commissione Ambiente dell’ARS, è stato approvato dall’Aula con un solo voto contrario!. I Cinquestelle hanno brindato alla “loro” vittoria in un clima festoso sintetizzato dall’on.Trizzino: “In casi come questo non c’è colore politico, ma solo la volontà di fare al meglio l’interesse pubblico!”.

Vero è, il Vento non ha colore, di alcun genere. L’Intelligenza neanche…

Imporre un tetto di 20 kilowatt a un impiantino eolico –(200-400 kwh occorrono per una discreta Azienda agricola, zootecnica, artigianale ecc. o per un grande condominio o isolato o piccolo villaggio!)- denota una visione bucolica della Realtà. Passiamo dai Ladri di Vento colonialisti su scala industriale (2,4 miliardi di kilowattora-2014!), a Robinson Crosuè e Venerdì nell’Isola dei Naufraghi!. Ma il problema non è più solo questo. Qui si gioca con gli zeri, si entra in Aula con 200 e se ne esce con 20, quando gli zeri si moltiplicano nelle nebbie coloniali, nei milioni di investimenti trasformati in miliardi di profitti dai “Ladri di Vento” e, fra un po’, dagli alchimisti trasformatori in luce elettrica di monnezze e vegetazione siculafricana (se ne occupò Jonathan Swift –tre secoli fa- nei Viaggi di Gulliver: gli scienziati dell’Accademia di Lagado, ma quelli almeno trasformavano in cibo, i barili di Bristol pieni di merda!).

E’ una leggina asfittica come chi l’ha votata, un passo indietro rispetto alla logica di “Piano Energetico” finalizzato però non più a legittime difese donchisciottesche dal rischio Giungla di Torri a Vento, quanto alla Sovranità energetica del Popolo siciliano. Perfino i grandi Fondi di investimento asiatici non disdegnerebbero joint venture con un “Ente Siciliano Energia Elettrica e Gas” preferendolo ai profitti “rinnovabili” delle Massomafie europee e tosco-padane e delle loro “Compagnie delle Indie”. Washington direbbe: Not in Sicily!. Ma a chi stiamo parlando? A un muro di gomma!. Io Tarzan, tu Cita?.

Chi comanda in Sicilia?. A chi appartiene la Sicilia?. Facciamoci due risate.

Lunedì 23 novembre, a Roma: il vice-Renzi 1(Lotti-governo) e il vice-Renzi 2 (Guerini-partito) accolgono in serata, con spirito umanitario e democratico, un mendicante gelese col cappello dell’elemosina in mano. Si chiama Saro, diminuitivo indigeno di Rosario. I Due Generosi sanno che Saro vive in uno stato di confusione mentale permanente, confonde milioni con miliardi, cazzi con mazzi…U sapiti comè, no?. Potrebbe essere raccontata tutta accuddhì.

I Due boss delle Massomafie tosco-padane, che da 155 anni saccheggiano il Tempo siciliano, hanno preparato i doni natalizi per gli indiani delle Riserve siciliane e la loro Regione fallita: un pugno di perline colorate e una coperta per l’inverno, già infettata col vaiolo. Questo accade dopo aver svuotato strutturalmente le Casse “specialissime” della Regione (fallita già di suo) –grazie alla professionalità dei loro Commissari speciali all’Economia e al Bilancio (Bianchi&Baccei) inviati in Sicilia come “rapinatori trasfertisti” (ma su scala industriale, non come “Tinu stuppa”, che evade dai domiciliari e si parte da Catania per “farsi” una gioielleria al Nord, e lo arrestano ogni volta!).

L’arroganza delle Massomafie tosco-padane –prontamente smentita, dunque confermata!- si concretizza in modalità, anche di stile, la cui gravità sfugge quasi a tutti. Dicono a Saro: “o cambi quell’assessore o non ti diamo le perline colorate e la copertina per l’inverno!”. Fuor di babbìo, il governatore Crocetta è una sciagura politica imposta dalla premiata ditta vel-ENI & C., lo abbiamo perfino querelato quando ci bollò “para-mafiosi” in quanto NO-MUOS, ma resta pur sempre, nella forma, il Presidente del Popolo siciliano. Ma i due Boss di Bimbominkia con chi stanno parlando? Cafoni! Cos’è, una “proposta che non si può rifiutare”?. Neanche nei porcili delle loro Terre di Mezzo, tipo Montepaschi, arriverebbero a tanto: magari ti buttano da una finestra o ti drogano come un cavallo del Palio, ma lo stile non è mai quello dei gangsters di Renzi!.

Vien da rimpiangere quegli Ascari di una volta. Vero è, scambiavano le Casse pubbliche per un bankomat clientelare, ma quando andavano a Roma -a consegnare milioni di voti siciliani e intavolare la “Trattativa”- i Governi tremavano!. E i gangsters di scorta, selezionati nelle nostrane Riserve indiane, li avevano Iddhi. Tutti. Questa è la Storia, ci dobbiamo prendere in giro?. Gli Ascari erano brokers, intermediari della dipendenza coloniale. Ma non mercenari e sciacalli. Squallidi, ma non cretini. Ed erano a modo loro servizievoli verso la fame formicaia che risaliva dai bassifondi di un’Isola che non ha mai avuto, in epoca moderna, un sano Ascensore sociale, che non fosse la furberia e la violenza, mafiosa o beatopaolina, del colonizzato; o la secessione silenziosa dell’emigrato.

Chi comanda in Sicilia?. A chi appartiene la Sicilia?. Chi ne controlla il suolo e il sottosuolo, lo spazio aereo e le acque territoriali?. Altri pirati hanno messo le mani sull’Isola contesa, l’Isola del Tesoro, facendone un bankomat miliardario, oltre chè una Fortezza militare strategica nella loro visione diabolica del Mondo. E’ una Sicilia peggio di Portorico. Basterebbe avere “occhi per vedere”: perfino i dettagli. Eccone uno, chiaro e preciso, sebbene invisibile come il Vento e inafferrabile come un’Aria che cambia.

“LADRI DI VENTO”. I dati 2014 di produzione di elettricità eolica –in Sicilia: 2,4 miliardi di kilowattora. ll sistema-Sicilia, nel 2014, ha prodotto 4,81 miliardi di kwh di energie rinnovabili, a costo carburante zero, pari a circa ¼ del totale (19,808 miliardi di kwh). L’Isola è una grande Wind Farm dell’imperialismo europeo, destinata a diventarne una Piattaforma Energetica Strategica integrata nelle Reti e dorsali globali energetiche, informatiche e militari. Al centro del Mediterraneo, tra Suez e Tangeri, il primo corridoio commerciale del Pianeta, il cui Porto-Zona Franca di comando è però quello di Amburgo, Città-Stato del Quarto Reich, integrato al grande hub di Rotterdam!. Sebbene contrastato appena in tempo, dopo l’iniziale e coloniale via libera di Cuffaro, quello dell’Eolico in Sicilia è stato un ciclo di investimenti a redditività strepitosa (energia venduta a Terna o Enel D.+incentivi stellari dalle bollette/certificati verdi=moltiplicatore 4+X!).

Il decollo del mercato e il suo impazzimento venne determinato dalla remunerazione garantita dal sistema dei Certificati verdi: un valore intorno ai 155 euro/kWh. E prima dell’introduzione delle aste basate sul ribasso il costo della generazione da fonte eolica era “automaticamente” allineato al valore dei Certificati verdi. Una doppia cuccagna: altro che “libero mercato” e leggi bronzee della concorrenza!. Se qualcuno volesse passarsi il tempo…per farsi una idea di quali cifre siano in ballo si giochi i numeri del 2014: 2,4 miliardi di kwh col dato estratto a caso relativo ai soli Certificati verdi: 155 euro kwh. Una bella moltiplicazione e poi mi viene a spiegare perchè la Sicilia è povera e bisognosa di caritatevoli aiuti. I “Ladri di Vento &C” operano nel rispetto della Legge. Ma anche la Matematica anticolonialista ha le sue Leggi.

Legambiente, un megafono delle Lobby “rinnovabili” –allevato nelle serre dei petrolieri!- usando dati del CNR ci informa in questi giorni: “Le energie rinnovabili in Sicilia hanno permesso un risparmio di 800 milioni di euro negli ultimi tre anni grazie all’effetto sulla formazione del prezzo unico nazionale dell’energia elettrica (20% sul totale italiano)”-.

Senonchè le bollette siciliane sono le più care d’Europa: l’Enel&C. sono un “socio occulto” di tutte le famiglie e le imprese siciliane. Il “Risparmio” c’è, ma di Chi?. Chi finanziamo pagando la bolletta della luce?. Chi la sa leggere una bolletta?.

I boss di Terna, i Signori della Rete, non negano l’evidenza della bolletta più cara d’Europa, ma la causa sarebbe tutta –e ti pareva!- nell’isolamento della “regione elettrica” siciliana, che produce addirittura un danno di 600MILIONI ALL’ANNO alzando i costi della “bolletta nazionale”.

Il problema sarà risolto con la realizzazione del Ponte Elettrico sotto lo Stretto, che permetterebbe, finalmente, grazie alla miracolosa legge della concorrenza e agli spiriti animali della mercatura, “l’importazione in Sicilia di grandi quantità di corrente elettrica”.

Siamo in presenza di una mistificazione sofisticata della Realtà.

Che la Rete siciliana –proprietà Enel D.&Terna- sia obsoleta come le ferrovie e tutto il resto, è sicuro. Che il sistema-Sicilia abbia bisogno reale di un Ponte elettrico, al di là del meccanismo coloniale che regola il mercato energetico, è una bestialità che i boss di Terna possono vendere alle scimmie dello zoo coloniale. Se una quota di energia prodotta non sempre può essere immessa in Rete è solo perché il sistema-Sicilia è desertificato: lo sviluppo indipendente del sistema-Sicilia avrà semmai il problema opposto: produrre più Energia.

Ai boss di Terna –che queste cose le sanno, dunque sono in malafede- si potrebbe obiettare che il Ponte Elettrico serve SOLO ad immettere Gigawatt di corrente prodotta in Sicilia nella Rete italiana. E non il contrario.

I boss di Terna dovrebbero spiegarci a cosa serve l’elettrodotto “Marina di Ragusa-Malta”, di cui nessuno -tranne loro- sa niente?. I boss di Terna dovrebbero spiegarci, per esempio, come mai la bolletta “eolica” più equilibrata del Mondo è quella prodotta dalla rete elettrica texana, che non risulta connessa in alcun modo a quella del resto degli Stati Uniti. In Texas, la corrente da eolico costa poco e la notte la regalano!. Il Texas è un’Isola Elettrica, ma non nelle mani di un monopolio colonialista e bugiardo!.

/ Quanto al Mercato elettrico coloniale lo spiegheremo –forse- attraverso una indagine che abbiamo avviato nel Gennaio 2009 ed è nota solo in ambienti ristretti. Il titolo: BLACK OUT. Anatomia di un sofisticato Golpe elettrico nell’Isola contesa. Il Ponte Elettrico sotto il Canale di Messina e la guerra per bande nella corsa all’Oro delle energie rinnovabili. /

Il saccheggio è in corso. Non lo ferma nessuno. Ma la domanda, educativa più di mille lezioni bocconiane, resta. A chi appartiene il Vento che soffia sull’Arcipelago che fu il Regno di Eolo, il Dio dei Venti, non uno qualunque?. Il Vento che non si vede e non ha colore. Il Vento che ha diversi Nomi: Scirocco, Grecale, Noto…che evocano la Storia millenaria dell’Isola di Trinakria, una storia profonda, ammucciata o mascariata, che r/esiste e si rigenera nella sua Essenza solo in ambienti con vocazione alla ricerca della Verità e alla sua trasmissione iniziatica: come la Comunità Siciliana “Terra e LiberAzione”. Il resto è palude, riserva siciliandiana, fabbrica di “figli studiati” per la deportazione laddove la mercatura delle massomafie tosco-padane ed europee ha da colmare le sue culle vuote e riscaldare il suo Inverno demografico. Una generazione perduta, dal 1995 a oggi: 700.ooo giovani siciliani dispersi ai quattro Venti. Una selezione genetica al contrario. Altro che clik day e jobs act.

A chi appartiene il Vento che soffia sull’Arcipelago che fu il Regno di Eolo, il Dio dei Venti, non uno qualunque?. Il Vento che non si vede e non ha colore, ma ha diversi Nomi. A chi appartiene Scirocco?. Acqua davanti e Ventu d’arreri!. Ci restano solo espressioni antiche, parole cariche di Storia e di Vita che a tanti non ci dicono più nulla. Parole al Vento, nella Notte coloniale, nel suo Spettacolo di Nebbie ed effetti speciali.

La Sicilia è un bankomat coloniale delle Massomafie europee. Una Entità misteriosa, evanescente e inafferrabile come il Vento?. No. E’ quotata in Borsa!. E’ una Compagnia delle Indie volta al saccheggio coloniale e alla rapina, la cui flotta corsara naviga coperta dalle Nebbie dello “Spettacolo Occidentale”, quella sofisticata Astronave carica di armi di distrazione che spara tempeste di fumo sulle telemasse, in una allucinazione collettiva di fatti venduti come spot e guerre di civiltà contro barbari inventati dalla sua stessa Regia.

E’ una Macchina sofisticata, costruita in cinque secoli. L’Amerika, in fondo, ne è solo una proiezione mentale: riuscita, ma solo perché la Guerra di Indipendenza, anti-europea, la fecero per davvero. Questa Macchina delle Nebbie controlla il Tempo, il Passato, il Presente, il Futuro, delle Riserve sicilindiane. Un suo piccolo Esercito di ascari e mercenari asserviti, un suo ceto politicante e burocratico-amministrativo in gran parte perfino ignaro…Ma come, e la Mafia?. E’ solo una società di servizi, un ascensore sociale, una frazione armata della Borghesia coloniale isolana: la più dinamica, certo subdola e perniciosa, ma non quanto la sua frazione Antimaf.

Anche iddhi –tutti- hanno sciarato il Vento. Dal local Vito Nicastri al global Moncada.

Maf e Antimaf sono concetti coloniali che il Vento spazza via… Ma il mercato elettrico è polarizzato da centri colonialisti la cui Testa dell’Acqua brinda a champagne alle Isole Cayman e a Malta, a Londra, Parigi, Milano, Zurigo. E in Lussemburgo. SpA-Vento!. E’ il loro mondo questo. Al loro posto, forse, non saremmo migliori.

Il saccheggio colonialista dell’Isola dei Venti ha tanti responsabili locali, più o meno ascari e mercenari, più o meno coscienti o deficenti. In cima alla piramide la Storia ricorderà un certo Totò vasa-vasa. Ma è troppo facile lapidare un ex-potente che risiede nel carcere di Rebibbia, e troppo comodo sarebbe assolvere milioni di siculicani colonizzati e ignoranti, questuanti e creduloni, risultato di un metabolismo sociale devastato dall’Emigrazione di massa e idiotizzati da uno Spettacolo coloniale nelle cui Nebbie fitte si smarrisce ogni possibilità di riconnessione con la Realtà profonda dell’Isola di Trinakria, ogni speranza di ricostruzione di una soggettività sovrana nel Mondo del Secolo XXI.

@MARIO DI MAURO – www.terraeliberazione.wordpress.com

LA NOTIZIA

“Energia elettrica gratuita grazie all’eolico. Accade negli Stati Uniti, dove per le famiglie del Texas si è presentata una insolita quanto gradita occasione per risparmiare sulle proprie bollette energetiche. A offrirla la TXU Energy, società che fornisce elettricità alle abitazioni texane.

La fornitura gratuita di elettricità fornita dalla TXU Energy è resa possibile da due particolari fattori:

1) Il primo è la percentuale di produzione da energia eolica, che con il 10% registrato nel Texas supera quella registrata in qualsiasi altro Stato negli USA.

2) Il secondo è la caratteristica peculiare della rete elettrica texana, che non risulta connessa in alcun modo a quella del resto del Paese.

Grazie a questi fattori, oltre all’eccezionale intensità ventosa notturna, la produzione di energia elettrica da eolico è talmente abbondante la notte che l’agenzia ha deciso di fornire l’elettricità in eccesso gratuitamente. A favore della società fornitrice va invece una riduzione in termini di spesa: l’eccesso di produzione delle turbine eoliche rischierebbe di far lievitare i costi di gestione e manutenzione della rete elettrica”.

QUESTO E’ RESO POSSIBILE IN TEXAS –ISOLA ELETTRICA!- DA UNA VERA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO ELETTRICO E SAREBBE POSSIBILE ANCHE GRAZIE A UNA VERA SOCIALIZZAZIONE DEL MERCATO ELETTRICO. NON E’ INVECE POSSIBILE IN UN MERCATO OLIGARCHICO –CON L’AGGRAVANTE COLONIALE- COME QUELLO CHE CI IMPONGONO LE MULTINAZIONALI ENEL E TERNA. IL MERCATO LO “COMANDA” CHI CONTROLLA LE RETI!.