Gli AL-LEGATI della sicilietta italienata…
Giugno 2020. L’ambasciatore plenipotenziario di Salvini in Sicilia (Candiani) ha lanciato un appello pro-alleanza con l’”area sicilianista”. La cosa non ci sorprende, e ne abbiamo anche discusso – da qualche “annetto”!- con autorevoli esponenti leghisti (non solo siciliani) che sono venuti a trovarci. Noi ci siamo da un quarantennio, abbiamo anche conosciuto Gianfranco Miglio (una mente brillante!). Altri Tempi.
Veniamo al dunque. La nuova Lega tricolorata non è un corpo estraneo a questa miserabile e colonizzata sicilietta italienata, sennò non sarebbe il primo o secondo partito in oltre metà dei Comuni siciliani, sebbene alle “elezioni europee” (e non è comunque poca cosa).
Ma la Lega tricolorata non può essere il “federatore politico” dell’area sicilianista, men che meno delle Forze indipendentiste autentiche. Può essere, piuttosto, una Zattera della Medusa per “viados” del trasformismo sistemico: altro che Arca di Noè!. E questo vale al di là di Valori per noi “non negoziabili”, quali l’antirazzismo e…il Buon Senso umano. E altri anticorpi che resistono ai “focolai virali” nel lockdown psico-culturale della secolare sicilietta italienata. E non siamo “buonisti”!.
Di tragicommedie – in millenni di Storia incompresa del Popolo siciliano- ne abbiamo viste tante: lo spadone di Alberto da Giussano che sventola la Bandiera siciliana ispirata al Vespro, sarebbe l’ennesima parodia demenziale e antistorica di una sicilietta perduta a sé stessa. E sia chiaro: non è che gli “altri” –sinistrati e ad-destrati- siano migliori!.
Detto questo – consapevoli del Tempo oscuro che vive l’Isola Contesa- è giusto discutere con tutti, civilmente, nell’interesse esclusivo del Bene Comune e dell’Avvenire di questo Sistema-Sicilia nel Mondo tempestoso del Secolo XXI. “Viviamo in un mondo di ombre, e la fantasia è un bene raro…”. (ricordando Zafon)
Mario Di Mauro – portavoce della Comunità TerraeLiberAzione.