Lettera aperta al presidente della Regione Siciliana.
Caro Nello,
facevamo comizi nelle stesse piazze paesane già negli anni ’70, tu per l’MSI, io per Democrazia Proletaria: parlavamo ambedue a una dozzina di fedelissimi, a un centinaio di attenti ascoltatori addhitta davanti ai bar, e all’immancabile maresciallo. Cosa sia una militanza di opposizione in totale minoranza lo sappiamo bene. E non c’erano “social”: c’erano la piazza, la sezione, la bandiera. E tanto ci bastava. Eravamo “disturbati mentali”?. No. Di “cattiva famiglia”?. No. Eravamo sinceri, dignitosi e umili; a modo nostro, ciascuno a modo suo, “profetici”. E sempre rispettosi verso gli Altri. Si cresceva veloci e solidi in quelle ben educate “militanze”…
Vengo al dunque. Ora sei ColonNello nell’Opra dei Pupi di questa sicilietta italienata, l’Isola del Tesoro ridotta a Colonia di Poveri: sei entrato nel ruolo, ne reciti bene la parte, ma in stile “dittatore della repubblica delle banane” (Woody Allen docet).
A chi ti contesta rivolgi insulti sprezzanti: lo stress test della Pandemia ha imposto mascherine a tutti, ma ne ha tolte molte , inclusa la tua?. Il perbenismo ipocrita è una bugia dalle gambe corte.
Beato te che non sei “poveretto”, che non hai mai avuto “problemi familiari” (sicuru?), che non hai disturbi etno-psichiatrici (questa te la spiego in privato, non ti voglio umiliare).
Ma sia chiaro: sbaglia chi ti minaccia di morte, sbaglia chi sbraita sulla “illegittimità” delle tue scelte (che non condivido, ma questo è altro discorso). E condanno fermamente chi ti minaccia di morte, caro Nello, per tre chiari motivi:
1-è da delinquenti e vigliacchi minacciare chicchessia di morte, e questo humus fessibukkaro di un terrorismo in incubazione va stroncato nella culla, senza pietà.
2-chi ti minaccia di morte sta solo perdendo tempo: tu, caro Nello, ci appari già “morto dentro”, sembri uno zombi fuori dalla Storia… Sembri, decidi tu se vuoi esserlo.
3- Caro ColonNello, poichè “i Siciliani perbene se ne stanno a casa…”, se Tu sei “perbene” ti dovresti presentare in Parlamento con le dimissioni in mano: tranquillo, caro Nello, non hai nulla da temere: su tutti mpicati, attaccati alle loro inutili poltrone. Ma sarebbe una memorabile sciarada finale della sicilietta italienata, la Colonia Virus autolesionista e campata dall’INPS, un’Isola del Tesoro rapinata a sua insaputa, in Terra, in Mare, in Cielo, in una geo-economia dell’imperialismo multipolare di cui sconosce l’esistenza.
Ora, almeno, se lo capisci, offri ascolto sincero a chi legittimamente ti contesta, e chiedi perdòno alle migliaia di Emigrati siciliani in rientro di Salvezza che hai abbandonato a sè stessi e definito untori, mentre tacevi sugli Aeroporti che vi state vendendo all’asta global… (ecco: questa è una battaglia vera, strategica, dalla quale dipende l’Avvenire della Sicilia nel Mondo del Secolo XXI).
Intanto, come abbiamo sospettato a marzo, mentre il ColonNello Musumeci & il suo fido Razza -in delirio mediatico da FASCISMO VIRALE- scatenavano il diversivo della CACCIA ALL’UNTORE contro gli EMIGRATI SICILIANI IN RIENTRO DI SALVEZZA… La SANITA’ MILIARDARIA –pagata 9 MILIARDI all’anno dai Siciliani era un BANKOMAT DI INTRALLAZZI… Siete Banditi o Cretini?. La sai una cosa, la seconda è perfino peggio della prima!.
Caro Nello, scusami l’irruenza, ma non ti scordare che i governi vanno e vengono; in pochi lustri, i partiti nascono e muoiono (vabbè, “a volte ritornano”, come gli zombi). Ma questa è un’altra storia. Ci vediamo “ad Ambelia”, se Dio vuole. Ad maiora!.
Mario Di Mauro – portavoce della Comunità TerraeLiberAzione.