Prima…la Verità!

“… la nomina di un cettolaqualunque leghista ad assessore-ministro regionale all’identità siciliana è la goccia che fa traboccare un cesso intasato”.


Nella Sicilia italienata, colonia-virus, va in scena il più demenziale spot coloniale dell’ultimo Secolo. Il ColonNello Musumeci –con tricolorata coerenza- delega alla Lega lepenizzata l’assessorato ai beni culturali e… all’identità siciliana. Millenni di sconosciuta o “sbiancata” GeoStoria siciliana si rivoltano nelle tombe, ma a saperlo siamo in pochi, ed è già miracolo che ancora esistiamo Siciliani in grado di Caminari Addhitta sulle macerie culturali e sociali di questa riserva indiana, un’Isola del Tesoro ridotta a Isola dei Poveri (anche di Spirito).

A breve, lo Spettacolo manderà in scena reazionaria anche Sardine tricolorate e lumache sicilianiste –che escono dalle loro tane dopo la Tempesta del lockdown- confondendo cazzi per mazzi: dicono che “non esiste alcun consenso diffuso in Sicilia nei confronti della Lega”. Purtroppo le cose non stanno così. Prima la Verità: non combattiamo mulini a vento (vabbè, tanto gli interessa solo apparire, dopo essersi “arrestati a casa”, mentre quelli come noi erano sulle strade a difendere la Vita e pure quella degli Emigrati siciliani in Rientro di Salvezza).

Che un “Governatore” della sicilietta italienata nomini un “cettolaqualunque” (leghista siciliano) a governare la “Cultura” di una massa di ignoranti colonizzati…ci indigna, ma non ci sorprende.

In questa breve nota – forti di un radicamento nella Realtà siciliana (quella vera)- rispondiamo solo a una allucinazione che accomuna sardinismo tricolorato e sicilianismo reazionario (di destra e soprattutto di sinistra, perfino “estrema”). Eccola: “Non esiste alcun consenso diffuso in Sicilia nei confronti della Lega”. Non è vero, e ben oltre la Lega, purtroppo, c’è il “Salvinismo”: lo vediamo dopo.

Ma è da ciechi non vedere i dati delle elezioni europee di appena un anno fa: 319.439 voti in Sicilia, trainata da Palermo: oltre il 20%. Al netto dell’astensionismo, la Lega è primo o secondo partito in oltre metà dei Comuni siciliani.

E’ da ciechi estremisti o giocherelloni piazzaioli sostenere che “non esiste alcun consenso diffuso in Sicilia nei confronti della Lega”.

Per fortuna, da un quarantennio, noi indipendentisti siciliani operosi e concreti, abbiamo l’Istituto TerraeLiberAzione, un’oasi in cui “si studia per capire, si forma per agire” (in condizioni strutturali a dir poco impossibili: è un miracolo!). Dal nostro report del maggio 2019, dunque non parliamo delle guerre puniche: “Elezioni europee. La Lega, col 20,7% in Sicilia diventa il primo partito del centrodestra, il secondo in assoluto nell’Isola e di fatto inizia a piantare bandierine con lo spadone di Alberto da Giussano in tutti i Comuni: dal 45% a Lampedusa al 20% a Palermo, giusto per indicare due zone in cui fortissima è stata la contestazione politico-mediatica a Salvini…” – (fonti: LaSicilia-Rep-GdS-Ministero Interni).

Il Salvinismo, ecco. Sotto le mascherine dello Spettacolo c’è sempre il volto di forze mentali profonde che agiscono su tempi più lunghi, alimentate da malesseri, interessi, bisogni, illusioni… che hanno una propria storia e dinamiche non effimere, che vanno analizzate nello specifico di una formazione storico-sociale che definiamo scientificamente “Sicilia italienata”.

Non saranno le “sardinate” piccoloborghesi a “smascherare” il Salvinismo– né ci riuscirà il sicilianismo reazionario (che spesso è perfino più salviniano della Lega stessa!)- né le illusioni onusiane della fantasmatica “società civile” che la Pandemia ha “arrestato-a-casa”: è il Nulla… Questa palude contestataria non potrà costruire sulle Strade della Vita una Risposta positiva alla diffusione neocoloniale di un leghismo, che non tarderà –attenti!- a indossare una mascherina sicilianista, magari issando sullo spadone di Alberto da Giussano la povera bandiera siciliana –che io e pochi altri abbiamo difeso quando era sconosciuta e perfino sputazzata.

Oltre le nebbie, l’analisi del Realismo dialettico –che è una scienza sociale- trascende i conticini e le marchette dei bordelli politicanti di questa sicilietta italienata, per vedere oltre: in questa sicilietta “swinging state” del trasformismo di massa, una colonia compassionevole dell’INPS, con un milione di voti, orfani della macchina clientelare, che oscillano in biblica migrazione ad ogni elezione, il Salvinismo ha già un consenso molto pesante (sebbene poco pensante, ma non meno di altri “consensi”). E’ una sintonia che va ben oltre le statistiche elettorali. Ed è il Salvinismo, semmai, la questione da comprendere. I partiti vanno e vengono, a volte spariscono o si trasformano: vale per tutti, e il caso della Lega di Bossi è clamoroso: e ve lo dice chi negli anni Ottanta, per Capire, andò a incontrare il prof. Gianfranco Miglio e il fenomeno leghista l’ha studiato rigorosamente per un trentennio!. Prima conoscere, poi –semmai- criticare. Sia chiaro: NDP – Niente-di-Personale.

I virus, come la Peste del Trecento, che entrò in Europa da Messina, passeranno… la miseria politica che figlia politica della miseria non passerà senza una Ri-Evoluzione che potrà camminare solo sulle gambe di un nuovo tipo umano, u Sicilianu Novu, che abbia compreso e metabolizzato le Lezioni della attuale Storia siciliana: dall’Olocausto umano, ambientale e fiscale della petrolchimica coloniale; al disastro avvelenato e idrovoro del Paesaggio agrario e zootecnico, che sarà a breve divorato dal land grabbing delle “energie rinnovabili” pseudo-pulite… dalla devastazione urbanistica nel ciclo del cemento selvaggio; allo sperpero demenziale di risorse pubbliche per opere incompiute o abbandonate al degrado. E sia chiaro: la Legalità coloniale ha fatto più danno della Mafia, che è solo una “società di servizi” multilevel e funzionale allo Spettacolo coloniale. A svendersi gli Aeroporti siciliani all’asta global non è la Maf, ma l’Antimaf!. Nveru, caro ColonNello Musumeci?. Lei dove stava?. A discutere coi suoi amici “accademici” neo-crispini?.

Sia chiaro: NDP – Niente-di-Personale. Nel Romanzo coloniale della Sicilia italiana, il siciliano “discende dagli antichi romani”: glielo spiegarono in culla quando alla minna materna, fosse pure analfabeta, si sostituì il biberon tricolorato; glielo fecero scrivere insieme alle aste nella scuola risorgimentata; lo ascoltò alla radio canticchiando faccettanera, ma poi lo disse anche la televisione, dunque certovero ha da essere.

Certovero il siciliano risorgimentato “discende dagli antichi romani” (sebbene sia verocerto il contrario!), ma resta comunque Figlio di NN, bastardo di 13 dominazioni (inclusa quella delle selvagge Tribù del Barocco!). Siculi, Sikani, Sikeliani, Siqillyani, Sicilienses, Siciliani…MAI ESISTITI!.

La ricostruzione di una soggettività siciliana nel Mondo del Secolo XXI non passa comunque per le illusioni asfittiche del “sicilianismo” elettoralistico o ribellistico: la Ri-Evoluzione siciliana è antropologica e tecno-civile, cammina nella vita quotidiana, sviluppa comunità operose alzando uno sguardo critico e costruttivo sulle cose della vita e del Mondo.

U Sicilianu novu ha una sola patria, che abita nel Tempo: è il Secolo XXI.

Se questa Terra impareggiabile avrà un Avvenire di Luce, camminerà sulle gambe antiche dei SICILIAN CITIZENS of the WORLD, i CITTADINI SICILIANI del MONDO. O questa Sicilia è finita: il suo metabolismo –svuotato dalla Coercive Engineered Migration secolare: selezione genetica al contrario- non produce anticorpi, e il virus della dominazione coloniale non fa più prigionieri. Ecco, la nomina di un cettolaqualunque leghista ad assessore-ministro regionale all’identità siciliana è la goccia che fa traboccare un cesso intasato. Ci affidiamo alla Madonna dell’Odigitria, è l’unica alleata politica che non ci tradirà. Mai!. Quanto al ColonNello… è già un pupo nell’Opra che verrà. Quanto alle “proteste” -vi aderiamo e le promuoviamo, come sempre – ma non bastano: ammuttamu u fumu cca stanga!.

La Comunità Siciliana TerraeLiberAzione.