SI AL RIENTRO ORDINATO DEI SICILIANI EMIGRATI!
NO SLOGAN. Sia chiaro: è meglio restare fermi, ma il Diritto al Rientro va regolato bene. Se non altro per l’Avvenire. E un Diritto non lo decide chi urla di più, spesso per coprire le sue responsabilità o per sfogare la sua ignoranza o per rappattumare consensi in opinioni pubbliche rimbecillite.
Il 23 marzo, sulla base di una notizia notturna e imprecisa, invece di verificarla, il governatore Musumeci sbraita su twitter contro i cittadini siciliani che stanno rientrando a Casa dal Nord. Parla di inesistenti code kilometriche ai traghetti… Ci chiediamo intanto: ma chi ha chiuso le fabbriche e cantieri del Nord INUTILI con un mese di ritardo? – CHI STA RIENTRANDO A CASA NON STA ANDANDO IN VACANZA: sta fuggendo dal VIRUS del CAPITALE – o ha comunque dei validi motivi, spesso di lavoro, per entrare in Sicilia.
Si scoprirà che si trattava di circa 500 cittadini, tra cui molti necessari all’emergenza: “551 viaggiatori, 136 sono risultati appartenenti alle forze dell’ordine e gli altri 415 sono tutti risultati appartenenti alle altre categorie legittimate ad effettuare il traghettamento”: chi l’ha scritto?. Il Viminale, il ministero degli interni, per rispondere al ColonNello Musumeci: bella malafihura!. Per non dire delle decine di TIR che ogni giorno ci riforniscono di quasi tutto. Bastava informarsi, caro “Governatore” ColonNello Musumeci!.
I “tamponi” (e l’obbligo di quarantena), da Messina, per poche centinaia o poche migliaia…sarebbero la Risposta civile, normale, non isterica e propagandistica. Piuttosto ci si doveva provvedere prima, invece di sbraitare su “blocchi totali” che ignorano la Realtà della Colonia Virus siciliana: qui si morirebbe di fame in poche settimane, per non dire che mancherebbe di tutto, perfino le lampadine, tanto per dirne una.
E invece… Ma cercate almeno di non giudicare banalmente chi magari è vittima due volte: da siciliano-deportato e da emigrato-maltrattato a casa sua. E invece…fanno informazione isterica e perfino folkloristica coi due hippy arrivati in auto colorata (e peraltro in regola…: tampone, e quarantena a casa di amici siciliani presso cui si sono rifugiati, non avendo casa). Punto.
I “tamponi” sullo Stretto Necessario –e non solo- si possono fare facilmente: anche in auto. Ma li abbiamo?. E serviranno anche “Dopo”, perché non sappiamo nulla del comportamento, nel Tempo, del COVID 19. E vaccino non ce ne sarà almeno per un anno, ci pare di capire: salvo un miracolo della Scienza che sta lavorando sodo, sebbene in modo disordinato e parcellizzato, perché il Virus del Capitale potrebbe essere un affare miliardario per qualcuno!.
Alziamo infine uno sguardo sul Mondo del Secolo XXI: neanche dentro una pandemia virale ci salveremmo senza mantenere almeno una rete globale di “corridoi di solidarietà”; e ringraziamo i veri paesi amici: Cuba, la Russia, la Cina, l’Egitto… Non ce lo scordiamo!.
NOTA
26 Marzo. MESSINA.
IL SINDACO-PAGLIACCIO S/CATENO DE LUCA VA “ARRESTATO A CASA”!.
Per mancanza di buon senso e per ipocrisia elettoralistica, e non solo per l’evidente Vilipendio della Repubblica, il sindaco-pagliaccio di Messina va “arrestato a casa” immediatamente!.
“Nella dura battaglia contro il coronavirus non c’è tempo per le sceneggiate” e la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese – che nel “caso” sosteniamo- non ha perso tempo. “Dopo due giorni di violenti attacchi da parte del sindaco di Messina che ha provato a fermare (invano) l’ingresso in Sicilia di persone che avevano tutto il DIRITTO di farlo e che per questo erano passate ai puntuali controlli delle forze dell’ordine dalle città di partenze, Lamorgese ha segnalato all’autorità giudiziaria il comportamento del sindaco Cateno De Luca”. (Rep).
Per mancanza di buon senso e per ipocrisia elettoralistica, e non solo per l’evidente Vilipendio della Repubblica, il sindaco-pagliaccio di Messina va “arrestato a casa” immediatamente!.
SI AL RIENTRO ORDINATO DEI SICILIANI EMIGRATI!
@La comunità TerraeLiberAzione.